MONDOLFO - «Sfrattati dal convento, siamo pronti al ricorso». L’associazione Magnafava ha ricevuto pochi giorni fa una lettera dall’ordine dei frati francescani, custodi dell’antico convento di San Sebastiano a Mondolfo, in cui a causa dei danni provocati all’edificio dagli eventi sismici più recenti (novembre 2022), è stato interdetto l’accesso a tempo indeterminato.
Il presidente Armando Tonelli chiarisce la vicenda: «In pratica abbiamo ricevuto questa revoca sull’accesso ai locali del convento nei quali noi come associazione organizziamo la sagra dei Magnafava.
Crepe e fessurazioni
Crepe e fessurazioni sono emerse sulla base dei sopralluoghi e delle perizie che i custodi del convento hanno effettuato. Tra l’altro pochi giorni fa, durante l’ondata di maltempo che ha abbattuto alberi e cornicioni in diverse parti del territorio comunale, una persiana si è staccata dal lato del convento in via San Sebastiano cadendo mentre transitavano alcuni automobilisti tra i quali il parroco di Mondolfo don Emanuele Lauretani. Sul posto era intervenuta la polizia locale per i rilievi. La festa dei Magnafava è uno degli appuntamenti enogastronomici più importanti, insieme alla sagra dei garagoi a Marotta e alla Spaghettata organizzata da Avis. Per la prima volta quest’anno proprio a causa dell’inagibilità del convento, non si sono tenuti i “Fuochi della venuta” dell’8 dicembre. L’associazione Magnafava guidata dal presidente Tonelli non esclude un ricorso.