Le mille vite di Remigio Ceroni: ora consulente di Brandoni per le risorse europee

Le mille vite di Remigio Ceroni: ora consulente di Brandoni per le risorse europee
Le mille vite di Remigio Ceroni: ora consulente di Brandoni per le risorse europee
di Martina Marinangeli
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Domenica 16 Aprile 2023, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 11:59

ANCONA - Le mille vite di Remigio Ceroni. Già senatore, deputato, per sei mandati sindaco di Rapagnano ed ex coordinatore di Forza Italia, oggi indossa i panni di esperto di fondi europei per la Regione. Con delibera 514 del 15 aprile, infatti, la giunta Acquaroli gli ha affidato l’incarico di consulenza - a titolo gratuito - «per l’attività di supporto all’assessore Goffredo Brandoni relativa alla programmazione unitaria delle risorse regionali, comunitarie, nazionali e del Pnrr, al fine di favorire lo sviluppo della gestione integrata delle risorse, ritenendosi esclusa qualsiasi attività di carattere gestionale», si legge nel documento. 

La durata

Un incarico della durata di un anno - rinnovabile, ma non oltre il mandato della giunta - che prevede «uno specifico rapporto fiduciario, in quanto costituisce forma di diretta collaborazione con gli organi che conferiscono l’incarico ed è strettamente connesso con l’attività e la permanenza in carica dell’organo di rappresentanza politica». A chi assume questo tipo di ruolo di consulenza, da norma spetta il solo rimborso spese effettivamente sostenute e documentate, che comunque non può superare l’importo annuo di mille euro. Tuttavia, nel presentare la sua scelta ai colleghi di giunta, l’assessore al Bilancio e ai Fondi europei Brandoni ha fatto sapere che Ceroni rinuncia al rimborso delle spese per lo svolgimento dell’attività.

Dunque una consulenza del tutto gratuita.

Il curriculum

«L’esperto a cui conferire l’incarico - prosegue la delibera - deve possedere la laurea e un’esperienza almeno triennale in enti pubblici o privati nelle materie oggetto dell’incarico». Esperienza che a Ceroni non manca di certo, visto il suo pedigree politico-amministrativo. Viene eletto per la prima volta sindaco di Rapagnano nel 1990 e indossa la fascia tricolore fino al 2000, quando si dimette per incompatibilità dopo essere entrato in Consiglio regionale tra le fila di Forza Italia. Resterà a Palazzo Leopardi per sei anni, salvo poi fare un ulteriore balzo in avanti, nel 2006, con l’elezione alla Camera. Nel frattempo, nel 2003, Silvio Berlusconi lo aveva anche nominato coordinatore regionale di FI. Dopo 12 anni in Parlamento - prima da deputato, poi da senatore - nel 2018 se ne va da Forza Italia sbattendo la porta e lasciando l’incarico di coordinatore per le Marche dopo la mancata ricandidatura alle Politiche. È però tornato ad indossare i panni del sindaco fino al 2021 quando, per raggiunti limiti di mandato, non si è ricandidato, lasciando il testimone a sua figlia Elisabetta, che ha ottenuto la maggioranza dei voti alle urne. Oggi si reinventa ancora con il ruolo di consulente in Regione. Mille e una vita.

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