Carlucci (Cnr), nello spazio con Galactic, è ora nel progetto con il Sanzio: «Voli commerciali Virgin da qui? Bello, ma sotto non c’è il deserto»

Pantaleone Carlucci con la collega Lucia Paciucci
Pantaleone Carlucci con la collega Lucia Paciucci
di Martina Marinangeli
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Venerdì 14 Luglio 2023, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 12:53

Pantaleone Carlucci, uno dei qudue membri del Cnr nel Comitato di indirizzo che avrà il compito di declinare nella pratica l’Accordo quadro siglato ieri, è stato fra i primi tre italiani protagonisti del volo suborbitale con la Virgin Galactic lo scorso mese. 


Perché è stato scelto il Sanzio per sottoscrivere questo Accordo quadro?
«Oltre 10 anni fa lavoravo in un altro ente che aveva concessioni al Sanzio. Conoscendo la lunghezza della pista, l’infrastruttura e l’area, quando abbiamo dovuto cercare gli aeroporti idonei per le nostre attività, abbiamo sondato anche il Sanzio e da lì è partito l’iter che ha portato all’accordo quadro, ora da disciplinare e da tradurre in programmi attuativi. Sono due anni che sondiamo tutta l’Italia per cercare infrastrutture con le specifiche necessarie: lunghezza della pista, ampi spazi che devono essere non troppo vicini alle attività commerciali».


E il Sanzio è adatto?
«L’opzione delle Marche è molto promettente, è un’infrastruttura che guardiamo con attenzione». 
Da cosa si parte?
«Partiremo con dei test intermedi: un dimostratore per l’accesso allo spazio».
L’aeroporto delle Marche sarebbe il primo in Italia a farlo?
«Sì, l’infrastruttura è idonea. Ma per lo step successivo servono le autorizzazioni dell’Enac».
Quale sarebbe il passo successivo?
«Una sorta di lanciatore satellitare aviotrasportato. L’aviolancio, nel gergo aeronautico. Queste attività le stiamo svolgendo negli spazioporti degli Usa. Gli ultimi test li abbiamo fatti alla Nasa. Per fare questo tipo di attività l’Enac deve disciplinare la procedura e certificarla».
Per la certificazione quanto potrebbe volerci?
«È una decisione dell’Enac. Posso solo dire che il Sanzio ha tutte le caratteristiche per essere funzionale alle nostre attività e per i test sperimentali. Per questo abbiamo sviluppato l’Accordo quadro con la Regione». 
Sarà fattibile in futuro far partire voli commerciali dal Sanzio come quelli della Virgin Galactic?
«Si può sondare tutto, ma va studiato bene. Non diciamo né sì né no, anche perché servono le autorizzazioni. I voli suborbitali in Italia non sono ancora possibili perché non ci sono normative e autorizzazioni che li disciplinino. Il nostro prossimo obiettivo è proprio studiare questa possibilità».
Secondo l’esperienza che ha vissuto con la Virgin Galactic, ci sono possibilità?
«Ogni mattina ci facevamo un’ora di macchina nel deserto prima di arrivare allo spazioporto.

Con i voli suborbitali può accadere qualsiasi cosa. Ma nel New Mexico noi ci saremmo paracadutati e la navetta si sarebbe disintegrata nel deserto. Se si schiantasse in un centro abitato? L’aviolancio, invece, è un missile che lanciamo ad una determinata quota e prosegue nello spazio, è più sicuro».

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