Lo sa anche il sindaco Fabrizio Ciarapica, che aggiorna la road map: «Venerdì faremo un sopralluogo con la dottoressa Corsi (l’ex direttrice dell’Ast 3 di Macerata, ndr) e i tecnici dell’Ast per valutare le possibili nuove destinazioni della struttura».
Le opzioni
Tutte le porte sembrano al momento aperte: dal passo indietro per far tornare quei locali casa delle fiere, all’opzione di realizzare al suo interno un polo per le emergenze, «non solo sanitarie - avanza l’ipotesi la fascia tricolore - magari per attivare lì il Coc quando necessario». Gli ampi spazi che garantisce si prestano ad un variegato ventaglio di idee: con i suoi 5.436 metri quadri in posizione altamente strategica (all’uscita dell’autostrada) apre più di una prospettiva.
Tra queste, l’idea che lancia l’ex governatore (nonché assessore alla Sanità) Luca Ceriscioli, bandiera Pd, che nel marzo 2020 chiamò l’ex capo della Protezione civile nazionale Guido Bertolaso, per realizzare il Covid Hospital sulla falsariga di quello di cui si stava occupando per Milano. Riuscì a convincere anche Ciarapica - di tutt’altro schieramento politico - della bontà del progetto.
La convergenza
Un’ipotesi, quella di rendere il centro un hub regionale per gestire pandemie o catastrofi naturali, che non dispiace neanche al sindaco Ciarapica. Il primo cittadino ricorda anche come «dentro ci siano ancora i sei moduli a pressione negativa, che potrebbero essere usati per altre emergenze». Ci tiene poi a precisare che “l’astronave di Bertolaso”, come fu ribattezzata l’ex Fiera, «non è abbandonata, ma dormiente». Considerando che il sipario sul Covid Hospital è sceso il 30 giugno 2021, sarebbe anche ora di risvegliarlo.