Treia, santuario del Santissimo crocifisso, parte la ricostruzione: posta simbolicamente la prima pietra

Sette milioni per sistemare il convento inagibile a causa del terremoto

Treia, santuario del Santissimo crocifisso, parte la ricostruzione: posta simbolicamente la prima pietra
Treia, santuario del Santissimo crocifisso, parte la ricostruzione: posta simbolicamente la prima pietra
di Daniel Fermanelli
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Domenica 7 Aprile 2024, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 9 Aprile, 15:04

TREIA Posta simbolicamente la prima pietra del cantiere del convento del Santuario del Santissimo Crocifisso a Treia. Presenti all’avvio dei lavori oltre al sindaco Franco Capponi, il commissario alla ricostruzione Guido Castelli, il presidente della Regione Francesco Acquaroli e il consigliere provinciale Andrea Mozzoni. Il cantiere prevede un importante progetto, già finanziato, per l'importo di quasi 7 milioni di euro.

L’intervento

«Per noi si tratta di un intervento importantissimo che interessa un territorio molto più vasto visto che il Santuario Francescano è frequentato da tanti fedeli provenienti da tutta la provincia maceratese e non solo.

Le funzioni religiose del convento infatti e l’ospitalità dei Frati, nel 2017 sono state trasferite in una nuova struttura temporanea in legno – ha spiegato il primo cittadino -, è stato un piccolo miracolo realizzato in tre mesi, quando si era ancora in piena emergenza». L’intero complesso è costituito dal convento dei frati francescani e dalle sale dei servizi e per le attività religiose e sociali. Il complesso ha subito danni di entità gravissima a seguito del sisma del 24 agosto 2016 ed è stato dichiarato totalmente inagibile. Il progetto di recupero prevede anche il restauro degli intonaci antichi, oltre i necessari interventi di miglioramento sismico ed altri lavori aggiunti per il superamento delle barriere architettoniche. «Giornata straordinaria per Treia e per la sua comunità - ha affermato il consigliere Mozzoni -, aver accompagnato il presidente Acquaroli e il commissario Castelli in questa visita riempie d’orgoglio per l’importanza che vanta anche storicamente tutto il complesso. C’è grande gioia per l’avvio dei lavori».

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