Sospiro di sollievo nel Fermano per il Sismabonus. Le imprese: «Ma dopo il 2025 servono altre misure»

Sospiro di sollievo nel Fermano per il Sismabonus
Sospiro di sollievo nel Fermano per il Sismabonus
di Domenico Ciarrocchi
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Sabato 30 Marzo 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 11:16

FERMO - Sospiro di sollievo nel cratere dopo lo sblocco sul caso del Superbonus di cui abbiamo riferito in questi giorni. Ma ora le associazioni artigiane tornano a pungolare il governo. «Sono state ore concitate quelle seguite alle notizie sul decreto», ricordano Emiliano Tomassini e Andrea Caranfa, presidente e direttore della Cna di Fermo.

Il momento

«Ore - riprendono - che hanno messo in forte difficoltà le comunità dei nostri territori e le imprese coinvolte nei lavori della ricostruzione post sisma e non solo.

Ringraziamo il governo, l’onorevole Lucia Albano, il commissario Guido Castelli e il presidente della Regione Francesco Acquaroli per aver raccolto le istanze portate avanti dalle categorie e da Cna. L’aver ristabilito il sisma bonus è un atto di responsabilità» e ora la stessa Cna resta «a disposizione delle istituzioni, come fatto fino ad ora, con l’obiettivo di contribuire a rappresentare un interlocutore in grado di supportare imprese e comunità». Bene così anche per Enzo Mengoni, presidente di Confartigianato che riunisce le tre province colpite dal terremoto, vale a dire Macerata, Fermo e Ascoli. «Il nostro ruolo - rimarca - è quello di presidio degli interessi territoriali e ci siamo subito mossi per spronare il governo affinché confermasse la stabilità dei provvedimenti: quello che da sempre chiediamo, infatti, è la certezza di una ricostruzione attenta e definitiva. C’era un rischio concreto di una brusca frenata».


Le prospettive 


La Confartigianato sottolinea che «da qui in avanti ci auguriamo venga avviato un ulteriore passo, ricordandoci che siamo solo ad un quarto della ricostruzione. La proroga al Superbonus per il cratere scadrà nel 2025: un lasso di tempo troppo stretto per recuperare il terreno perso. Quindi, ci auguriamo che si inizi già da subito a ragionare sul prossimo passaggio da fare, che potrebbe andare verso altre forme di bonus maggiormente strutturate e altre misure che agevolino il delicato compito di ricostruire l’area sisma».

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