PORTO SAN GIORGIO - Bufera sulla commissione consiliare. Il sindaco Valerio Vesprini si è risentito per l'assenza della minoranza. La commissione, incentrata su questioni conoscitive rispetto alla questione del porto, era rivolta a tutti i consiglieri. Vesprini si è detto amareggiato nel vedere che all'appuntamento c'era solo la consigliera Catia Ciabattoni. E ha espresso la sua rabbia in un post.
Il contenuto
«Siamo tutti chiamati - rimarca - a lavorare per il bene della nostra città.
La replica
Sempre via social, è arrivata la risposta piccata dell'ex sindaco Nicola Loira: «Il sindaco ha sentito la necessità di attaccare la minoranza consiliare con un post avvilente ed intriso di populismo. Ha attribuito l'assenza in commissione di alcuni di noi parlando di rancore, di disinteresse per il bene della città. Non si è chiesto se ci fossero legittimi impedimenti, ha preferito tacere e attaccare l'indomani. Ma poi perché? Con tutti i problemi che ci sono ce n'è bisogno? Io e la consigliera Baldassarri eravamo fuori per lavoro, il consigliere De Luna si è dovuto assentare e il consigliere Agostini impegnato a fare il medico. Da due anni chiediamo di consentire la partecipazione almeno alla conferenza dei capigruppo e alle commissioni anche da remoto, come succede ovunque. Ringrazio il presidente Bragagnolo per averlo concesso nell'ultima seduta dei capigruppo. Nella commissione in questione, in merito al porto, non c'era da discutere niente, solo comunicazioni da parte del sindaco che la consigliera Ciabattoni ha ascoltato e riferito al gruppo».
La posizione
Per Loira «se si continua a voler convocare le commissioni consiliari in orari di lavoro si mettano i consiglieri in grado di partecipare con le dotazioni informatiche a disposizione. Se si insiste nel fare convocazioni per gli stessi giorni alle stesse ore, c'è il fondato sospetto che si voglia evitare scientemente la partecipazione. Nessuno di noi sta a spasso, nessuno fa politica per professione, nemmeno transitoriamente. Né io ne i miei colleghi abbiamo bisogno di lezioni, men che meno dal sindaco».