Piazzali Carducci e Azzolino, collegati dai nuovi ascensori. Il sindaco di Fermo: «Nel 2024 tocca al Girfalco»

Il collegamento aperto solo per il periodo di Natale, dal 14 gennaio gli ultimi ritocchi

Piazzali Carducci e Azzolino, collegati dai nuovi ascensori. Il sindaco Calcinaro: «Nel 2024 tocca al Girfalco»
Piazzali Carducci e Azzolino, collegati dai nuovi ascensori. Il sindaco Calcinaro: «Nel 2024 tocca al Girfalco»
di Chiara Morini
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Mercoledì 27 Dicembre 2023, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 12:39

FERMO - Da qualche giorno sono pienamente funzionanti e utilizzabili, ma come è noto i nuovi ascensori accanto all’ex mercato coperto si fermeranno il 14 gennaio. Un anticipo di utilizzo che l’amministrazione comunale fermana ha voluto per favorire l’accessibilità al centro storico durante le feste natalizie. «Quello che c’è da fare – spiega il sindaco Paolo Calcinaro – sono le rifiniture. Si tratta in particolare dei rivestimenti, che vanno a coprire le zone grezze ancora presenti. Intanto abbiamo aperto per Natale, poi andremo a completare: non si tratta di una cosa lunga, ma essendo il lavoro importante bisogna che sia pure preciso esteticamente».

Il polo

Fondi Pnrr che hanno portato al miglioramento dell’accessibilità all’ex mercato coperto e al polo dedicato all’innovazione e ricerca che sorgerà sullo stabile che si trova tra piazzale Carducci e piazzale Azzolino.

Quando sarà operativo l’ex mercato coperto, i nuovi ascensori permetteranno di raggiungere facilmente uffici, servizi e negozi del centro, ma ora, si diceva, serviranno a raggiungere il centro per seguire gli eventi natalizi. Torna dunque, anche se per il momento solo per un tempo limitato, la possibilità di lasciare l’auto ai maxi parcheggi e arrivare a piazzale Azzolino con risalite meccanizzate. Prima l’ascensore che si trova all’interno del Terminal, il primo blocco A a essere realizzato, quindi è stata fatta una scala mobile, il blocco B e da ultimo sono operativi gli altri due ascensori del blocco C che portano direttamente all’interno del parcheggio di piazzale Carducci, o “parcheggio sotto le poste” come viene soprannominato da molti. Un accesso più semplice e agevole, dunque, al centro cittadino ripristinato, dopo che nei mesi scorsi erano stati demoliti i vecchi ascensori, sostituiti da questi appena aperti per l’utilizzo.

I collegamenti

La soddisfazione è tanta per tutta l’amministrazione e sabato scorso, all’inaugurazione, oltre al sindaco Calcinaro c’erano pure il suo vice e assessore al Commercio, Mauro Torresi, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Ingrid Luciani. Da un ascensore pronto a un altro che vedrà la luce in futuro, quello che collegherà via Mazzini al piazzale del Girfalco. La scorsa estate il Comune è risultato assegnatario di un finanziamento regionale che migliorerà l’accessibilità anche di un luogo simbolo e importante per tutta la città e non solo. «Per questi impianti – spiega Calcinaro – si sta procedendo alla redazione del progetto definitivo. Con questo andremo a gara nella forma di appalto integrato».

Chi risulterà aggiudicatario, si ricorda, dovrà procedere sia alla redazione del progetto esecutivo, che quindi alla realizzazione dell’opera. «Contiamo – aggiunge il sindaco - di andare a gara entro la prima parte dell’anno prossimo, anche perché la Regione detta i tempi, che sono contingentati, e quindi non si può andare oltre». Da una risalita nuova a quella futura, ce n’è una, più vecchia, che desta qualche preoccupazione negli ambienti comunali di via Mazzini: si tratta dell’ascensore inclinato. «Questo – spiega Calcinaro – non è stato realizzato da questa amministrazione, è più vecchio ed essendo quasi fuori produzione ci sono dei problemi nella sostituzione dei pezzi. La soluzione sarebbe quella di pensare alla sostituzione integrale dello stesso impianto, ma il costo è alto. Tra l’altro per il tipo di impianto, che ai tempi in cui è stato realizzato era innovativo, c’è anche la problematicità del numero di persone che possono salire. Il numero di posti infatti è relativamente basso e questo non è il massimo della funzionalità».

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