FERMO - Da qualche giorno sono pienamente funzionanti e utilizzabili, ma come è noto i nuovi ascensori accanto all’ex mercato coperto si fermeranno il 14 gennaio. Un anticipo di utilizzo che l’amministrazione comunale fermana ha voluto per favorire l’accessibilità al centro storico durante le feste natalizie. «Quello che c’è da fare – spiega il sindaco Paolo Calcinaro – sono le rifiniture. Si tratta in particolare dei rivestimenti, che vanno a coprire le zone grezze ancora presenti. Intanto abbiamo aperto per Natale, poi andremo a completare: non si tratta di una cosa lunga, ma essendo il lavoro importante bisogna che sia pure preciso esteticamente».
Il polo
Fondi Pnrr che hanno portato al miglioramento dell’accessibilità all’ex mercato coperto e al polo dedicato all’innovazione e ricerca che sorgerà sullo stabile che si trova tra piazzale Carducci e piazzale Azzolino.
I collegamenti
La soddisfazione è tanta per tutta l’amministrazione e sabato scorso, all’inaugurazione, oltre al sindaco Calcinaro c’erano pure il suo vice e assessore al Commercio, Mauro Torresi, e l’assessore ai Lavori Pubblici, Ingrid Luciani. Da un ascensore pronto a un altro che vedrà la luce in futuro, quello che collegherà via Mazzini al piazzale del Girfalco. La scorsa estate il Comune è risultato assegnatario di un finanziamento regionale che migliorerà l’accessibilità anche di un luogo simbolo e importante per tutta la città e non solo. «Per questi impianti – spiega Calcinaro – si sta procedendo alla redazione del progetto definitivo. Con questo andremo a gara nella forma di appalto integrato».
Chi risulterà aggiudicatario, si ricorda, dovrà procedere sia alla redazione del progetto esecutivo, che quindi alla realizzazione dell’opera. «Contiamo – aggiunge il sindaco - di andare a gara entro la prima parte dell’anno prossimo, anche perché la Regione detta i tempi, che sono contingentati, e quindi non si può andare oltre». Da una risalita nuova a quella futura, ce n’è una, più vecchia, che desta qualche preoccupazione negli ambienti comunali di via Mazzini: si tratta dell’ascensore inclinato. «Questo – spiega Calcinaro – non è stato realizzato da questa amministrazione, è più vecchio ed essendo quasi fuori produzione ci sono dei problemi nella sostituzione dei pezzi. La soluzione sarebbe quella di pensare alla sostituzione integrale dello stesso impianto, ma il costo è alto. Tra l’altro per il tipo di impianto, che ai tempi in cui è stato realizzato era innovativo, c’è anche la problematicità del numero di persone che possono salire. Il numero di posti infatti è relativamente basso e questo non è il massimo della funzionalità».