Folla alla fiaccolata: "Vogliamo giustizia"
Grido per i due operai kosovari uccisi

Folla alla fiaccolata: "Vogliamo giustizia" Grido per i due operai kosovari uccisi
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Domenica 21 Settembre 2014, 22:23 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 18:04

FERMO - ​Giustizia. la parola che riecheggiata di pi ieri sera lungo le vie del centro cittadino durante la fiaccolata.

E' stata organizzata da Cgil, Cisl e Uil in solidarietà di Nexhemedin Mustafà e Avdyli Valdet, i due operai kosovari uccisi esattamente una settimana fa. Trecento, forse quattrocento le persone che, cero in mano, si sono strette silenziosamente intorno alle due famiglie distrutte dalla perdita per i loro cari.

Anche la politica è voluta essere presente, con il sindaco Nella Brambatti a prendere la parola all'arrivo del corteo in piazza del Popolo e le presenze già alla partenza del vicesindaco Matteo Silenzi, dell'assessore provinciale Giuseppe Buondonno, dell'assessore sangiorgese Sonia Capeci e del segretario provinciale di Sel Roberto Vallasciani.

In testa alla fiaccolata, partita alle 20 in punto dall'abitazione della famiglia Mustafà in via XX Giugno, i familiari delle due vittime, che si sono sciolti in un pianto disperato e rabbioso, Assenti le mogli e i bambini, ancora sotto choc. "Noi vogliamo solo lavorare per poter vivere e mantenere le nostre famiglie - ha detto Zeko, fratello di Nexhemedin - vogliamo solo pace e giustizia, nient'altro".

"Sono venuti in migliaia, da tutta Italia - ha confermato Spiro Prebibaj, membro della Uil e amico dei due kosovari -: sono state già tante le donazioni, la famiglia li ringrazia con tutto il cuore". Tanti i cartelloni e gli striscioni, con qualche attimo di tensione quando alcuni attivisti dei Comunisti italiani hanno srotolato le loro bandiere in coda al corteo. "Non è una manifestazione politica questa, via le bandiere", hanno apostrofato molti manifestanti, ottenendo comunque il risultato sperato. Durissimo uno slogan comparso nella pancia del gruppo durante la camminata: "Vogliamo essere pagati, non ammazzati".

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