Berlusconi: «Stampa ostile al governo,
disinforma e mette il bavaglio alla verità»

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi
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Sabato 10 Luglio 2010, 12:55 - Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 22:39
ROMA (10 luglio) - Il giorno dopo la giornata del silenzio proclamata dalla Fnsi, Silvio Berlusconi torna ad attaccare la stampa e lo fa nel periodico videomessaggio ai fedelissimi Promotori della libert, invitandoli a togliere il bavaglio che, nella visione del Cavaliere, i giornalisti avrebbero messo alla “verità”. Sostenendo tra l'altro che la libertà di stampa non è un diritto assoluto.



Berlusconi affida ai suoi un «compito non facile ma importante: dovete togliere il bavaglio alla verità, quel bavaglio imposto dalla stampa schierata con la sinistra, pregiudizialmente ostile al governo, che disinforma, distorce la realtà e calpesta in modo sistematico il diritto sacrosanto della privacy dei cittadini». Un diritto che si traduce, per il premier, «nell'uso sereno del telefono» ma che i giornalisti «calpestano invocando per sé la libertà di stampa come se si trattasse di un diritto assoluto. Ma in democrazia non esistono diritti assoluti, perchè ciascun diritto incontra sempre un limite negli altri diritti prioritariamente ed egualmente meritevoli di tutela. Questo, come ben sapete, è un principio elementare delle democrazie liberali. Un principio che la stampa italiana, in maggioranza, ha scelto purtroppo di ignorare. Allora dobbiamo spiegare tutto questo anche attraverso i gazebo a tutti gli italiani». Tra le altre cose Berlusconi ha ribadito la necessità della manovra, che «coniuga il rigore dei conti alla crescita», aggiungendo che il governo «ha fatto molte cose positive per fare uscire l'Italia dalla crisi economica senza lasciare indietro nessuno e con i conti pubblici in regola che era la premessa indispensabile per avere una ripresa vera, solida e duratura. Non si può non essere delusi - ha detto infine il premier - se si è delle persone obiettive, da ciò che fa quest'opposizione che non fa altro che criticare e insultare. Anche chi non ci ha votato, forse lo farà per la prima volta».



Di Pietro: difenderemo la Costituzione da piano eversivo. «Da Berlusconi il solito ritornello - replcia il leader Idv - Attacca la libera stampa, colpevole soltanto di rendere pubblici gli affari della sua cricca. Il suo disegno è chiaro a tutti: abolire l'articolo 21 della Carta, sottomettere l'informazione, come sta facendo con il servizio pubblico radiotelevisivo, e come era riportato nel piano della P2. Ormai è evidente, e le cronache di questi giorni lo confermano: Berlusconi è al Governo per portare avanti un piano eversivo che sostituisca l'attuale assetto socio- politico - istituzionale. Il disegno di legge sulle intercettazioni e i numerosi provvedimenti ad personam sono tutti tasselli di questo puzzle che il dittatorello di Arcore sta tentando di completare. Si rassegni! L'Italia dei Valori difenderà la Carta Costituzionale con tutti gli strumenti democratici a disposizione».



Finocchiaro: sproloquio propagandistico. «Nel giorno in cui il Presidente della Repubblica richiama la sobrietà e l'etica della responsabilità nella politica, il premier Berlusconi, per l'ennesima volta, assume comportamenti e usa parole che vanno nella direzione esattamente opposta. Siamo al solito repertorio, uno sproloquio propagandistico e aggressivo - dice la presidente dei senatori del Pd - Il giorno dopo il silenzio e lo sciopero dei giornalisti contro la legge bavaglio il premier decide di attaccare la libera stampa tacciandola di fare disinformazione. Difendendo una manovra che è solo un esercizio contabile e non contiene alcuna efficace e strategica misura per il rilancio e lo sviluppo economico del Paese. È un propagandismo esasperato che nasconde un disegno pericoloso per la democrazia perch‚ mira a indebolire le istituzioni, il confronto parlamentare, la magistratura e la libera stampa. un alzare i toni che non può che nuocere al Paese».