Berlusconi, chi è Giovanna Rigato, l'olgettina (ex del Grande Fratello) a processo per estorsione: «Gli chiese 1 milione». I 5 figli parte civile

Berlusconi, chi è Giovanna Rigato, l'olgettina (ex del Grande Fratello) a processo per estorsione: «Gli chiese 1 milione». I 5 figli parte civile
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Martedì 30 Gennaio 2024, 16:21

I 5 figli di Silvio Berlusconi si sono costituiti parte civile nel processo a carico di Giovanna Rigato, ex olgettina accusata di aver tentato di estorcere un milione di euro allo scomparso senatore e leader di Forza Italia. È quanto emerso dall'udienza di oggi in Tribunale a Monza, che avrebbe potuto rappresentare la fine del processo stesso se gli eredi avessero rinunciato. Rigato, difesa dall'avvocato Stefano Gerunda e dal collega Corrado Viazzo, ha sempre negato ogni addebito. Si torna in aula il prossimo 17 aprile. 

 

Chi è Giovanna Rigato

Rigato, ex concorrente del Grande Fratello, ritenuta una delle ex Olgettine di Berlusconi, è imputata di tentata estorsione ai danni dello scomparso senatore di Forza Italia. La Rigato è accusata di avere chiesto a Berlusconi prima 500mila euro, poi diventati un milione di euro, in un incontro nella villa di Arcore in Brianza del Cavaliere, che già le versava 2-3mila euro al mese. Berlusconi si era costituito parte civile al dibattimento ma per due volte aveva “snobbato” i giudici monzesi.

 

La ricerca di una casa

Roberto Trombini, libero professionista che lavorava da 32 anni con l'ex premier, sentito come testimone nel processo Ruby ter approposito di Giovanna Rigato aveva raccontato: «Avevo trovato un appartamento a Giovanna, che lo chiedeva urgentemente, ma era necessario qualche giorno per fare delle verifiche catastali e lei in un incontro ad Arcore ebbe una reazione scomposta e arrabbiata, fece un gesto con una mano per far capire che le dovevano essere versati dei soldi, penso 500mila euro, e Silvio Berlusconi rimase sbigottito».

La difesa di Giovanna

 L’accusa per l’ex concorrente del Gf, ritenuta una delle cosiddette “olgettine”, è di aver chiesto prima 500 mila euro poi un milione di euro in cambio del suo silenzio su quello che avveniva a Villa San Martino. «Non ho alcuna paura di Berlusconi - disse in un'intervsita a Nuovo nel 2021 - Gli voglio un gran bene e gliene ho sempre voluto più di tante altre persone.

La mia è stata una semplice richiesta di risarcimento per gli anni che ho trascorso nelle aule dei tribunali con i processi Ruby 1, Ruby 2, Ruby ter, che è tuttora in corso. Il calvario è cominciato nel 2010 ed è stato davvero stancante essere chiamata a testimoniare in continuazione. Nel corso degli anni sono passata da testimone a imputata con altre 28 persone per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari e questo ha inevitabilmente leso la mia immagine».

Berlusconi non si presentò mai in aula

Alla prima udienza del dibattimento la difesa del presidente di Forza Italia aveva giustificato l'assenza a testimoniare della parte civile con problemi di salute, spingendo però l'allora pm monzese Rosario Ferracane a ribattere che quei problemi non gli impedivano però di recarsi a vedere le partite della sua squadra Monza calcio allo stadio. La seconda volta l'avvocato di Berlusconi, Giorgio Perroni, aveva giustificato l'impossibilità a presentarsi con il suo ruolo di senatore “impegnato a Roma in un periodo un po’ delicato, nella settimana decisiva per la formazione del nuovo Governo”. Il Tribunale aveva riconvocato Berlusconi per la prossima udienza perchè i giudici volevano sentire dalle sue parole in quale modo si fosse sentito minacciato dalla richiesta dell'imputata. Ma nel frattempo il Cavaliere lo scorso giugno è morto.

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