Generale Roberto Vannacci: «Gay? Non siete normali. È giusto sparare ai ladri se entrano in casa». L'Esercito prende le distanze

Vannacci, 55 anni, già a capo dei paracadutisti della Folgore e oggi alla guida dell'Istituto geografico militare

Generale Roberto Vannacci: «Gay? Non siete normali. È giusto sparare ai ladri se entrano in casa». L'Esercito prende le distanze
Generale Roberto Vannacci: «Gay? Non siete normali. È giusto sparare ai ladri se entrano in casa». L'Esercito prende le distanze
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Giovedì 17 Agosto 2023, 15:16

L'Esercito «prende le distanze» da quanto scritto dal generale di Divisione Roberto Vannacci nel libro autoprodotto «Il Mondo al contrario» in cui, come riporta il quotidiano la Repubblica, prende di mira gli omosessuali e attacca femminismo, l'ambientalismo e i clandestini.

 

La nota dell'Esercito

«La Forza Armata prende le distanze dalle considerazioni del tutto personali (come precisato nel testo) espresse dall'Ufficiale - si legge in una nota -. Si precisa che l'Esercito non era a conoscenza dei contenuti espressi in esso e che gli stessi non erano mai stati sottoposti ad alcuna autorizzazione e valutazione da parte dei vertici militari. In tal senso l'Esercito si riserva l'adozione di ogni eventuale provvedimento utile a tutelare la propria immagine».

 

Chi è Vannacci

Vannacci, 55 anni, già a capo dei paracadutisti della Folgore e oggi alla guida dell'Istituto geografico militare, parlando di omosessuali e coppie gay afferma: «normali non lo siete, fatevene una ragione!» E ancora: «la normalità è l'eterosessualità.

Se a voi tutto sembra normale, invece, è colpa delle trame della lobby gay internazionali».

 

L'opinione sulla legittima difesa

Parlando della legittima difesa il generale non usa mezzi termini. Se un ladro entra in casa «perché non dovrei essere autorizzato a sparargli, a trafiggerlo con un qualsiasi oggetto mi passi tra le mani», «se pianto la matita che ho nel taschino nella giugulare del ceffo che mi aggredisce, ammazzandolo, perché dovrei rischiare di essere condannato?».

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