San Benedetto, un regolamento di convivenza: premi a chi fa la buona movida

Regolamento di convivenza: premi a chi fa la buona movida
Regolamento di convivenza: premi a chi fa la buona movida
di Alessandra Clementi
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Mercoledì 17 Gennaio 2024, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 12:25

SAN BENEDETTO Contrasto agli eccessi della movida, l’amministrazione studia dei “premi” per le attività virtuose. Si lavora anche su questo fronte in Comune dove, ieri mattina, c’è stato un confronto tra esponenti municipali e rappresentanti delle associazioni di categoria.

Il patto

Sul tavolo, la bozza del “Regolamento di Convivenza”: sorta di testo-unico che, nei piani del sindaco Spazzafumo, dovrebbe riunire e rendere strutturali dei provvedimenti contenuti in varie ordinanze. All’interno dei questo regolamento, c’è un’interessante sezione dedicata agli accordi tra esercenti e Comune. In sintesi: i titolari di bar, discoteche e chalet s’impegnano a rispettare tutta una serie di indicazioni sul fronte della civile convivenze e del decoro urbano, come il posizionamento di cestini e posaceneri nelle vicinanze dei locali. Ma anche con un’attenzione particolare per contenere situazioni moleste non solo all’interno ed all’esterno del locale, ma pure nelle «immediate adiacenze degli ingressi».

Il premio

Di contro, l’amministrazione comunale premia.

La “consistenza” di tale premio è ancora in via di discussione. La bozza prevede il prolungamento dell’orario di apertura di un’ora. Ma si sta discutendo anche di uno sconto della tassa sui rifiuti. Inoltre, l’idea del Comune è quella di istituire una sorta di “albo” dei locali virtuosi, dandone massima visibilità sui propri canali ufficiali di comunicazione e creando anche un logo.

Vecchia idea naufragata

Maggiori dettagli si avranno nelle prossime settimane quando si terrà una nuova riunione tra tutti i soggetti coinvolti. In ogni modo, questa soluzione ha un precedente piuttosto simile, che non è finito bene. Infatti, nel 2012, l’amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Gaspari voleva introdurre la “patente a punti” per i locali della movida, con un meccanismo tra il bastone e la carota che però, per vari problemi di applicazione concreta, non ha mai visto la luce. Vedremo se, più di 10 anni dopo, ci riuscirà Antonio Spazzafumo. Intanto, soffermiamoci su qualche dettaglio della bozza. Dalle ore 24 alle 6, stop al consumo di bevande alcoliche e superalcoliche nei luoghi pubblici e aperti al pubblico, comunque denominati e definibili, delimitati o meno. Rispetto al problema dei decibel fracassoni, la bozza del regolamento indica come «assolutamente vietata la diffusione sonora all’esterno dei locali di esercizio e nelle aree date in concessione (dehor), anche attraverso la voce amplificata di disc-jockey o vocalist, dal lunedì al giovedì nella fascia oraria successiva alle ore 24 e, dal venerdì alla domenica, nella fascia oraria successiva alle ore 02 del giorno successivo». Dal sabato al lunedì, nella fascia oraria compresa tra le ore 01 e le ore 02, consentita soltanto la diffusione di musica registrata.

La nuova stagionalità

Nell’incontro di ieri, è stato svelato anche il periodo di “stagionalità” 2024. Ossia quella fascia di tempo durante la quale possono aprire i battenti attività stagionali come chalet, hotel estivi, mercatini e quant’altro. Ebbene, complice la Pasqua piuttosto bassa, quest’anno la stagione scatta sabato 16 marzo, per chiudersi sabato 16 novembre.

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