San Benedetto, un regolamento di convivenza per battere la movida molesta. Filippini pessimista: «Un altro sfogatoio»

Un regolamento di convivenza per battere la movida molesta. Filippini pessimista: «Un altro sfogatoio»
Un regolamento di convivenza per battere la movida molesta. Filippini pessimista: «Un altro sfogatoio»
di Marco Braccetti
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Lunedì 22 Gennaio 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 23 Gennaio, 07:08

SAN BENEDETTO Contrasto alla movida molesta, in Comune si lavora ad un tavolo con rappresentanti di locali e residenti, per monitorare semestralmente la situazione. Ecco un aspetto della bozza del “Regolamento di convivenza”, presentata, la scorsa settimana, alle associazioni di categoria.

Le motivazioni

«Auguro i migliori risultati a questo organo ma, visti i precedenti, sono piuttosto pessimista. E sono pessimista anche per la china che sta prendendo l’attuale amministrazione».  Così Giovanni Filippini: ex presidente del quartiere Marina Centro. Il suo riferimento scava negli anni passati, fino alla seconda amministrazione Gaspari che (nel 2015) istituì un organismo di confronto del tutto simile a quello che oggi viene imbastito dal team di Spazzafumo. Ossia quel “Comitato permanente contro la movida molesta” di cui Filippini era membro in rappresentanza dei residenti. All’atto pratico, quel tavolo si rivelò più che altro uno “sfogatoio”, tanto da finire rapidamente in soffitta. Vedremo come andrà stavolta ma, intanto, nella bozza del nuovo regolamento c’è un aspetto che ha fatto saltare sulla sedia l’ex presidente di quartiere. Ossia quel meccanismo premiale che potrebbe offrire delle agevolazioni ai locali virtuosi.

«Trovo assurdo dare un premio perché si rispetta una regola - sottolinea Filippini - ed anche sull’entità del premio ho molti dubbi». Sì, perché l’attuale documento (non definitivo) prevede come premio la possibilità di allungare l’orario di apertura.

Per la serie: “Se ti comporti bene puoi lavorare più a lungo”. Per inciso: attualmente la bozza indica nelle 2 , l’ora in cui abbassare le saracinesche per bar, pub e simili durante il periodo non estivo; mentre d’estate, l’ora X scatterebbe alle 3. Questo senza considerare l’eventuale premio, ossia 1 ora “bonus”. Una trovata bocciata da Filippini: «Nei locali che resterebbero aperti - argomenta l’ex leader di Marina Centro - si andrebbe a creare una concentrazione maggiore di avventori, che si riversano lì, trovando chiusi altri posti. Questo potrebbe creare problemi, soprattutto in termini di rumori molesti». Da questo punto di vista, una soluzione radicale ci sarebbe se si riuscisse a realizzare il proposito indicato nel Programma di mandato 2021-2026: bussola dell’attuale amministrazione comunale che parla di «delocalizzazione della “movida” in luoghi a bassa densità abitativa». Facile a dirsi, difficile a farsi.

La composizione

Tornando al tavolo di confronto, vediamo nel dettaglio cosa prevede l’attuale progetto di “Regolamento di convivenza”: «Al fine di verificare gli effetti derivanti dall’applicazione del presente regolamento, individuare le eventuali criticità e formulare proposte sugli interventi e misure correttive da adottare, è costituito un apposito organo di monitoraggio». Nel dettaglio, oltre a rappresentanti del Comune, sarebbero coinvolti: 2 componenti in rappresentanza delle associazioni di categoria, 2 componenti per i residenti e 2 delegati dei locali.

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