La movida molesta è nel mirino di Fratelli d'Italia: «Copiano dalle città più insicure»

La movida in centro
La movida in centro
di Alessandra Clementi
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Venerdì 17 Novembre 2023, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 12:27

SAN BENEDETTO - «Il Comune invece di copiare Milano, maglia nera della sicurezza, recuperi il buon lavoro svolto dall’ex assessore Andrea Traini sul regolamento acustico». Parole del coordinatore di fratelli d’Italia, Luigi Cava, che interviene in merito al regolamento che l’amministrazione ha in animo di stilare per contrastare la movida molesta. 

 
I riferimenti


«È noto a tutti - afferma Cava - che a San Benedetto sia molto avvertita l’esigenza di intervenire in materia di sicurezza, ma di fronte ad alcune anticipazioni, dell’assessore Laura Camaioni sul tema, emerge più di un dubbio sulla adeguatezza dell’attuale amministrazione a gestire una materia in cui negli ultimi due anni ha rappresentato i suoi maggiori fallimenti».

Secondo Fratelli d’Italia il fatto che l’amministrazione voglia rifarsi ai regolamenti da Milano e Bologna non garantirebbe un miglioramento sul fronte della sicurezza, visto secondo uno studio pubblicato proprio nei giorni scorsi sul Sole 24 ore, sarebbe proprio Milano a detenere in Italia la maglia nera per l’incolumità dei cittadini, seguita da Bologna al 4° posto. I meloniani non perdono occasione per sottolineare le promesse che sarebbero state disattese dall’amministrazione proprio in materia di sicurezza.

«Nel programma di mandato della maggioranza - ricorda FdI - erano previste misure come il consolidamento e potenziamento del controllo di vicinato attraverso la divulgazione del progetto con informazioni cadenzate sul Bum e sulla pagina Facebook. Risultato: hanno eliminato il Bum. Si erano impegnati a sostituire e installare nuovi corpi illuminanti con tecnologia a led che garantisca la sicurezza e la visibilità nelle ore serali e notturne, quando invece manca un’adeguata illuminazione persino nei punti più centrali della città come più volte denunciato dal nostro gruppo consiliare. In campagna elettorale hanno promesso incentivi, con appositi bandi, di dotazioni di sistemi di difesa passiva (allarmi, serramenti blindati, telecamere), eppure nulla è stato fatto». Cava e i consiglieri ricordano anche la mancata attivazione di un sistema di avviso e di allerta ai cittadini, tramite un invio di sms e telefonate automatiche, per comunicare messaggi della Protezione civile legati alle emergenze, altro servizio che non sarebbe stato attivato. 


L’affondo


«Se davvero l’assessore alle attività produttive Camaioni – termina FdI - vuole fare qualcosa di utile si spenda per portare all’approvazione il regolamento sull’inquinamento acustico praticamente già confezionato grazie all’ottimo lavoro portato avanti dall’ex assessore Traini, con la collaborazione degli uffici nel 2019, fino a essere discusso in commissione per poi non essere approvato a causa della pandemia scoppiata da lì a pochi mesi». Quindi si chiede un intervento importante da parte dell’amministrazione sul tema sicurezza dalle norme sui decibel al contrasto alla movida molesta.
 

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