Culle vuote all’ospedale di San Benedetto, nascite dimezzate in 4 anni. E 120 sambendettesi vengono alla luce ad Ancona

Culle vuote all'ospedale
Culle vuote all'ospedale
di Alessandra Clementi
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Martedì 5 Dicembre 2023, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 12:07

SAN BENEDETTO - Crollo delle nascite al Madonna del Soccorso. Un dato che fa riflettere e che si somma a varie criticità come quelle della diagnostica che ha visto sfumare la possibilità di avere una nuova risonanza magnetica, mentre il Psi propone un ospedale nuovo sulla Valtesino. 

I numeri

Da gennaio a fine novembre di quest’anno sono stati 404 i parti al Madonna del Soccorso contro i circa 800 che si registravano fino al 2019, poi c’è stato il buco nero durante la pandemia in cui l’ospedale rivierasco fu riconvertito in sito Covid ma non si è tornati più alle nascite di un tempo. Come mai? Di queste 404 nascite 178 sono di sambenedettesi e i restanti 226 provenienti dalla provincia. Ma va sottolineato il dato dei 120 sambenedettesi nati presso il capoluogo dorico. Il Madonna del Soccorso sta perdendo la sua attrattività? Va sottolineato che intanto crescono gli interventi ginecologici, quindi il dato sulle nascite non sarebbe legato al reparto o alle qualità professionali di chi ci lavora. Intanto si assiste all’inaugurazione a breve di una nuova risonanza magnetica al Mazzoni di Ascoli, quando nel presidio sambenedettese sono più i giorni in cui lo stesso macchinario è in riparazione che quelli in cui funziona.

Tutto dirottato al Mazzoni

«Nonostante una determina dirigenziale indicasse il Madonna del Soccorso come sede per questo innovativo macchinario - spiega l’ex consigliere regionale Fabio Urbinati - ora il tutto viene dirottato al Mazzoni, con motivazioni che attribuiscono la scelta ai maggiori costi di allestimento ed alla dilatazione dei tempi. Dopo questa vicenda, gli indizi che portano all’individuazione del Mazzoni a ospedale di primo livello del Piceno sono diventati prove evidenti. Un ospedale di primo livello su due plessi, è quello che nel Piceno esiste da 15 anni e non funziona». Prosegue, nel frattempo, la discussione sulla location del nuovo ospedale a Ragnola. Al riguardo interviene il Psi con la segretaria Rachele Laversa che parla di criticità in merito a tale scelta a partire dal consumo di suolo di un territorio già antropizzato, la localizzazione sbilanciata rispetto alla dislocazione dell’utenza proveniente dalle altre comunità e l’incremento urbanistico e antropico che la città subirà nei prossimi anni. 
La proposta
Laversa arriva quindi a proporre di individuare nella zona compresa tra i comuni di Acquaviva e Ripatransone, lungo la via Valtesino, il luogo dove realizzare il nuovo ospedale.

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