Marche, rischiamo l'estinzione? Lavoro precario, sottopagato e pochi servizi: nel 2022 le nascite sono state 443 in meno. Picco negativo ad Ancona

Meno nascite nelle Marche, Uil: «Lavoro stabile e servizi, serve un piano regionale per la genitorialità». Disoccupazione, lavoro precario e pochi servizi portano l’inverno demografico marchigiano a essere più “rigido” della media italiana. È quanto afferma il Centro Studi della Uil Marche nell’analizzare i dati del “Rapporto sull’evento nascita in Italia” del Ministero della Salute. Nel 2022, nelle Marche le nascite sono state 8.779 (443 in meno rispetto al 2021), con un calo (4,8% su base annua) molto più sostenuto della media italiana, che si attesta sul -1,9%, con 392.598 nascite, 7.651 in meno rispetto al 2021.