Il pozzo di metano mette
a rischio tremila ettari di vigne

Una trivella per il metano al lavoro
Una trivella per il metano al lavoro
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Martedì 17 Marzo 2015, 11:12 - Ultimo aggiornamento: 11:13
RIPATRANSONE - La realizzazione di un pozzo di metano nelle campagne di Ripatransone mette a rischio 3 mila ettari di vigne, molte delle quali a Denominazione di origine controllata, oltre a creare seri dubbi per le attività turistiche, l'assetto del territorio e lo stato di salute delle falde acquifere. E' l'allarme degli imprenditori agricoli ripani della Coldiretti, preoccupati per la possibilità che si possa procedere alla realizzazione della struttura proposta dall'Appenine Energy. Un'opera che, afferma Coldiretti, "rappresenta un pericolo per il cuore del patrimonio vinicolo piceno, che va dalle

campagne ripane a quelle di Offida, Montefiore e le altre cittadine vicine.È inaccettabile che proprio nell'anno dell'Expo, che vede il cibo grande protagonista, si pensi di realizzare

un'opera che avrà serie ripercussioni sulla filiera agroalimentare picena - dice Enio Grisostomi, presidente della sezione Coldiretti di Ripatransone -, a partire dal suo prodotto più acquistato all'estero, il vino". Il cantiere verrebbe infatti realizzato in piena area di produzione vinicola delle Doc Piceno e Piceno superiore, Falerio, e Offida. "Ma l'impianto, sia in condizioni di emissioni normali, sia in caso di incidente, è incompatibile con le aziende e i loro prodotti e lo è ancora di più con il sistema di accoglienza (case vacanza, bed e breakfast,

agriturismi etc.) che è stato creato in quest'area".

"ome possono i turisti convivere con una fiaccola alta decine di metri e con il rumore assordante della trivella in azione? Tutto ciò senza dimenticare che il pozzo verrebbe scavato ad appena 600 metri in linea d'aria dal centro abitato di Ripatransone, con l'ulteriore pericolo di contaminare le falde acquifere". Da qui la richiesta degli agricoltori locali della Coldiretti, di bloccare l'iter di autorizzazione dell'opera.
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