Ascoli, busta paga più pesante per 550 dirigenti dell’Ast 5: firmata la delibera

Busta paga più pesante per 550 dirigenti dell’Ast 5
Busta paga più pesante per 550 dirigenti dell’Ast 5
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Martedì 13 Febbraio 2024, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 13:16

ASCOLI La busta paga sarà più ricca per 550 dirigenti medici, amministrativi e tecnici dell’azienda sanitaria territoriale. È stata infatti firmata la delibera con la quale vengono riconosciuti i premi di risultato per gli anni 2020 e 2021. La somma finanziata ammonta a 9.6 milioni di euro che non comporteranno oneri aggiuntivi a carico del bilancio aziendale dei rispettivi anni di competenza. In media arriveranno 16mila euro in più a ciascun dirigente.

La liquidazione sartà effettuata nel limite di quanto accertato con determine della direttrice generale , Nicoletta Natalini, con le quali vengono quantificate le disponibilità residue dei fondi contrattuali.

Semaforo verde anche alla progressione economica orizzontale dei dipendenti. Il numero massimo dei dipendenti che potranno accedere alla fascia superiore risulta essere di 546 unità, ossia pari al 50% di ogni raggruppamento (categoria/ruolo) dei 1.100 dipendenti complessivi, costituenti la platea dei potenziali beneficiari. Il costo dei passaggi di fascia delle 546 unità risulta inferiore rispetto alla finalizzazione del Fondo art. 81 “Premialità e Fasce”, rivolta alle progressioni economiche orizzontali.

Il taglio del personale a Radiologia

Intanto la Fp Cgil stigmatizza il taglio del personale a radiologia. «Purtroppo sono evidenti gli scarsi investimenti tecnologici (come per la risonanza magnetica all’ospedale Madonna del soccorso) e il mancato turnover dei tecnici di radiologia e dei medici radiologici (si conta la carenza nell’Ast di almeno 10 tecnici e diversi medici), che si traducono inevitabilmente in minori prestazioni, meno occupazione ed in generale meno sanità pubblica» denuncia il sindacato. La Cgil annuncia che si farà carico di una campagna pubblica protesta a tutti i livelli, a tutela dei lavoratori e dei cittadini e a garanzia del diritto di ottenere prestazioni sanitarie e radiologiche nelle strutture pubbliche, nei tempi indicati nelle impegnative e con tecnologie moderne, ricordando alle istituzioni che il turnover del personale operativo va garantito e non ridotto, «perché ciò incrementa il dirottamento verso il privato di migliaia di esami radiologici».

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