Ascoli tra parodie del sindaco, Quintana e le olive: la città si ride addosso

Ascoli tra parodie del sindaco, Quintana e le olive: la città si ride addosso
Ascoli tra parodie del sindaco, Quintana e le olive: la città si ride addosso
di Filippo Ferretti
3 Minuti di Lettura
Lunedì 12 Febbraio 2024, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 08:57

ASCOLI In migliaia presenti alla domenica del Carnevale 2024. Dopo un sabato messo alla prova da un pioggerellina che ha un po’ condizionato il clima in maschera del centro storico, la giornata di ieri ha finalmente fatto esplodere l’estro, l’umorismo e la teatralità di centinaia di maschere, tra quelle iscritte al concorso e le altrettante rappresentazioni libere.

L’affluenza record registrata ieri ha fatto andare in tilt il transito veicolare, aggravato dal caos generato da parcheggi selvaggi praticati ovunque. Per fortuna, con il passaggio reso libero dai cantieri nei giorni scorsi in via Trieste, tutto il centro storico è stato palcoscenico della kermesse carnascialesca, a cui hanno preso parte anche tanti turisti, alcuni anche in maschera.

Tanti sindaci

Almeno una ventina sono stati i gruppi che hanno voluto come protagonista dei propri sketch Marco Fioravanti, presente al Carnevale anche come maschera. Il gruppo di “Il Piccio” Alessandro Piccioni, intitolato “Me facce in 4 pe’ sta città”, ne ha messi in campo più di uno, ironizzando sulle mille vite del primo cittadino, un giorno presente alla maratona di New York e l’altro al festival di Sanremo.

Tantissime le scenette affidate ai mattatori storici della festa ascolana, puntuali ad ironizzare circa la cronaca cittadina: dall’Annunziata rovinata dalle nuove luci immortalata dal gruppo capitanato da Daniela Matalucci alla guerra dei bancomat tra il Monte dei Pascoli e la cassa di Risparambio nella mascherata pensata da Marco Regnicoli; dalle variegate olive all’ascolana proposte da Giuseppe Cinti and Co. alle “figure non edificanti” incarnate dal gruppo presieduto da Mirko Loreti; dal numero allestito da Claudio Sestili nei panni del dottore brucia-nei Brandozzi alla scenetta di Sabina Gaspari sulla reduce della rinoplastica in Turchia; dai geniali “Chiodi che scacciano i chiodi” creati da Luca Capponi e Luca Carboni alle “Bocce” esibite da Chicca Tassi; dal numero di Armando Falcioni nelle vesti del trisavolo del “Gladiatore” Luigi Ghezzi allo sketch sulla furba regina del pandoro incarnata da Mauro Gionni.

Sanremo e Lego

Molte sono state le mascherate che hanno strappato applausi da parte degli spettatori, per ironia e impatto visivo.

Tra queste si segnalano alcune delle più apprezzate, come quella del variopinto staff del Festival di Sanremo, l’idea sorprendente dei pezzi della Lego, l’accattivante gruppo della guerra delle mozzarelle del nostro territorio, la diatriba sulle Tre Quintane, la versione hard di “Ballando con le stelle”, l’insieme dei “cappotti termici”.

E, ancora, l’arrivo in città dei reali inglesi ad opera di Enrico Petrucci, il coreografico “Seme ascula' e li arie ce li poteme da” concepito dalla formazione storica di Stefania Nardinocchi, la divertente performance incentrata sul “Mago della lievitazione” ad opera di Walter Angelini. Dicevamo dei tanti forestieri: numerose le formazioni giunte in città, fuori concorso, animate solo da divertimento e socialità, come la mascherata fermana dei “tagliatori di teste” o la rappresentazione dei giovani sambenedettesi protagonisti del gruppo del “Cappellaio Matto”. Gradita è stata anche la chiusura, avvenuta nel salotto cittadino con il “Ballo in piazza” animati da Ubby Dee Jay.

Il programma di oggi

Ricca sarà anche la giornata odierna, che vedrà per la prima volta in piazza del Popolo la manifestazione “All In” creata dalle associazioni giovanili, costituita nel tardo pomeriggio dall’evento “DJ Set e Live Music” e dopocena dalla “Discoteca a cielo aperto”, caratterizzata dalla presenza di dee jay e di artisti ascolani.

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