ASCOLI - La sicurezza cittadina andrà sempre più a braccetto con la tecnologia. In tale direzione, infatti, dopo il potenziamento della rete di telecamere per la videosorveglianza, ora l’Arengo ha deciso di acquistare e mettere in campo anche le bodycam, ovvero mini-telecamere da portare addosso (apposte sulle divise dei vigili urbani) durante certe tipologie di attività di prevenzione o a garanzia della sicurezza.
Lo strumento
Uno strumento innovativo che, ovviamente, dovrà essere attivato e utilizzato sulla base di regole ben precise, tenendo conto del rispetto della privacy, ma che potrebbe avere un ruolo importante in caso di situazioni in cui si verifichino aggressioni, risse, o magari in operazioni antidroga e per altre tipologie.
Le regole
Oltre alla repressione anche di reati legati alla droga. Chiaramente, per l’utilizzo di queste bodycam, così come avviene in tutti gli altri Comuni italiani che le hanno adottate, si è prevista anche una specifica rimodulazione del regolamento per la videosorveglianza del territorio comunale. E si definiranno con precisione tutte quelle attività in cui la polizia locale potrà utilizzare questi micro-strumenti di ripresa video che serviranno, come detto, a tutelare sia i cittadini che gli stessi agenti in casi con potenziali rischi o pericoli.
La movida violenta
Ad esempio, nelle altre città già operative su questo fronte, le bodycam vengono utilizzate anche durante la “movida” qualora la situazione possa sfociare in risse, aggressioni o altre tipologie di reato. Tutto, ovviamente dovrà avvenire nel rispetto della normativa sulla privacy (ad esempio in presenza di minori). Le micro-telecamere non potranno essere impiegate per un utilizzo diffuso e continuativo né, ad esempio, per documentare semplici violazioni amministrative tipo un divieto di sosta, ma potranno essere utilizzate, con un preavvertimento degli operatori, in caso di situazioni che possano evolvere in maniera violenta o comunque sfociare in certe tipologie di reati.