Risse, aggressioni, movida violenta in centro storico ad Ascoli: micro telecamere in dotazione ai vigili urbani

Risse, aggressioni, movida violenta in centro storico ad Ascoli: micro telecamere in dotazione ai vigili urbani
Risse, aggressioni, movida violenta in centro storico ad Ascoli: micro telecamere in dotazione ai vigili urbani
di Luca Marcolini
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Venerdì 3 Novembre 2023, 04:25 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 10:05

ASCOLI - La sicurezza cittadina andrà sempre più a braccetto con la tecnologia. In tale direzione, infatti, dopo il potenziamento della rete di telecamere per la videosorveglianza, ora l’Arengo ha deciso di acquistare e mettere in campo anche le bodycam, ovvero mini-telecamere da portare addosso (apposte sulle divise dei vigili urbani) durante certe tipologie di attività di prevenzione o a garanzia della sicurezza.


Lo strumento

Uno strumento innovativo che, ovviamente, dovrà essere attivato e utilizzato sulla base di regole ben precise, tenendo conto del rispetto della privacy, ma che potrebbe avere un ruolo importante in caso di situazioni in cui si verifichino aggressioni, risse, o magari in operazioni antidroga e per altre tipologie.

Il capoluogo piceno, in questo senso, andrà ad affiancarsi a molte altre città italiane, come ad esempio Modena, Lucca, Padova e così via, oltre alle metropoli come Milano e Roma. Grazie a uno specifico progetto messo a punto dal comando della polizia municipale di Ascoli, sotto il coordinamento della comandante Patrizia Celani e in linea con l’indirizzo del sindaco Fioravanti, l’Arengo ha ottenuto dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del consiglio dei ministri un finanziamento di 200mila euro da destinare a promozione, attivazione e monitoraggio di attività di prevenzione, sperimentazione e contrasto dell’incidentalità e sul fronte alcool e droga. In tale contesto, l’amministrazione comunale ha deciso, tra gli altri interventi, di ricorrere all’acquisto delle bodycam. In pratica, si tratta di micro-telecamere da agganciare alla divisa dei vigili e da utilizzare proprio come deterrente e come fattore di protezione per i cittadini e per gli stessi agenti di polizia municipale in caso di attività in flagranza di reato, in particolare in casi di aggressioni o di risse e altre situazioni di pericolo. 

Le regole

Oltre alla repressione anche di reati legati alla droga. Chiaramente, per l’utilizzo di queste bodycam, così come avviene in tutti gli altri Comuni italiani che le hanno adottate, si è prevista anche una specifica rimodulazione del regolamento per la videosorveglianza del territorio comunale. E si definiranno con precisione tutte quelle attività in cui la polizia locale potrà utilizzare questi micro-strumenti di ripresa video che serviranno, come detto, a tutelare sia i cittadini che gli stessi agenti in casi con potenziali rischi o pericoli. 

La movida violenta

Ad esempio, nelle altre città già operative su questo fronte, le bodycam vengono utilizzate anche durante la “movida” qualora la situazione possa sfociare in risse, aggressioni o altre tipologie di reato. Tutto, ovviamente dovrà avvenire nel rispetto della normativa sulla privacy (ad esempio in presenza di minori). Le micro-telecamere non potranno essere impiegate per un utilizzo diffuso e continuativo né, ad esempio, per documentare semplici violazioni amministrative tipo un divieto di sosta, ma potranno essere utilizzate, con un preavvertimento degli operatori, in caso di situazioni che possano evolvere in maniera violenta o comunque sfociare in certe tipologie di reati. 

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