Rinascita Carbon, l’architetto Mantin: «Parco con 370 alberi, giochi, panchine e percorsi fino al fiume Tronto»

Rinascita Carbon, l’architetto Mantin
Rinascita Carbon, l’architetto Mantin
di Cristiano Pietropaolo
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Venerdì 12 Aprile 2024, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 13:05

ASCOLI Si è tenuto ieri pomeriggio primo incontro pubblico nell'ambito del Forum di progettazione partecipata per la riqualificazione dell’area dell’ex stabilimento Carbon. Al centro dell’iniziativa c’è il progetto per la realizzazione del Parco del Tronto, un importante passo avanti verso la trasformazione e la valorizzazione di tutta l’area dopo la messa in sicurezza della cosiddetta “vasca di prima pioggia”. 

Il progetto

L'architetto Shirley Mantin, direttore di Land Italia, ha illustrato il progetto «Saranno piantumati 370 nuovi alberi su una superficie di 5.400 metri quadrati. Ci saranno una serie di percorsi che porteranno fino alle sponde del fiume. Di fatto, il paesaggio fluviale del Tronto diventerà un nuovo elemento attrattore- spiega - Abbiamo fatto un tentativo per un processo di trasformazione del territorio in ottica di rigenerazione. Il progetto prevede un percorso principale, poi quelli secondari che si perdono del bosco, per poi arrivare con una sorta di passeggiata sulla sponda del fiume. Ad oggi, c’è un buono stato di avanzamento dei lavori con la stesura dei teli«. Mantin non ha svelato il nome del futuro parco; quanto ai tipi di vegetazione, alcune saranno tipiche del bosco locale, altre più ornamentali. Tutte le pavimentazioni saranno eco-compatibili e drenanti. Ci saranno alcune aree attrezzate, di sosta, con tavoli da picnic ma anche alcune aree giochi che ricorderanno la memoria della vecchia fabbrica. Sarà importante ragionare bene anche su un piano di manutenzione per mantenere tutto in maniera ottimale nel tempo».

Nuovo sopralluogo

Nino Tarantino, sub commissario del ministero per la bonifica delle discariche abusive ha aggiunto che c’è stato un nuovo sopralluogo nel cantiere «per sincerarci che ci siano tutte le esigenze temporali.

Vogliamo che si possa inviare il dossier in tempo per evitare sanzioni ed avere la certezza che quel sito non possa più creare un rischio per la salute e per l’ambiente, evitando ulteriori criticità». Giovanni Battista Pasquariello, rappresentante dell'Unità Tecnica amministrativa della Presidenza del Consiglio ha sottolineato come «l’obiettivo primario della struttura commissariale è quella della bonifica. La vasca di prima pioggia contiene il maggior numero di materiale inquinato. Entro il primo semestre chiuderemo la bonifica ed entro la fine dell’anno ci sarà una prima parte di riqualificazione ambientale. Bisognerà verificare come metterla in campo- spiega - Il lavoro sta proseguendo celermente. Abbiamo acquisito i risultati di alcune analisi ambientali: i valori delle polveri sono molto al di sotto dei valori tabellari. Non ci sono rischi per la popolazione, si lavora nella massima sicurezza. C’è un continuo monitoraggio e siamo sempre sotto controllo». Il presidente della Bottega del Terzo Settore Roberto Paoletti ha concluso ricordando che lo scopo del confronto pubblico «è di mettere insieme persone e comunità che hanno un obiettivo comune, con l’intento di creare e non distruggere».

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