Pesaro, saranno abbattuti 22 alberi (9 di specie protette) per fare largo alla Cittadella del basket. Aspes autorizza il taglio

Sorte segnata per 22 alberi
Sorte segnata per 22 alberi
di Miléna Bonaparte
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Venerdì 29 Settembre 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 12:02
PESARO Per 9 piante ad alto fusto di specie protette e 13 non tutelate, un piccolo patrimonio del verde pubblico della città, il destino è ormai segnato. Nel giro di qualche giorno entrerà in azione la motosega e i 22 alberi verranno abbattuti, con regolare autorizzazione dell’Aspes. In genere le motivazioni riguardano lo stato di salute della pianta, il pericolo per le persone oppure il danno che può provocare agli edifici. Nel caso delle tre richieste presentate all’azienda comunale, due residenti hanno avanzato delle generiche ”ragioni di sicurezza”, mentre il Comune ha manifestato l’intenzione di fare tabula rasa per lasciare spazio alle nuove costruzioni nell’area sportiva di Villa San Martino per la “Cittadella del basket”, tra via Togliatti e via Paganini. 


La lista


Per la precisione il servizio Opere pubbliche ha presentato una lista di alberi da togliere di mezzo: sette essenze tutelate, 1 pino domestico (Pinus pinea), 1 tiglio (Tilia) e 5 lecci (Quercus ilex), e tredici non protette, 10 ligustri (Ligustrum), 1 pino nero (Pinus nigra) e 2 aceri negundi (Acer negundo). L’autorizzazione è stata rilasciata il 26 settembre e il motivo viene così spiegato dal Comune: «Non ci sono soluzioni tecniche alternative per ovviare all’abbattimento degli alberi elencati». Ma il taglio non sarà a costo zero. Per la cancellazione di 20 piante del patrimonio pubblico, il Comune dovrà mettere a dimora nell’area in questione, a titolo di compensazione, 27 alberi ad alto fusto, di cui almeno 14 protetti. «Queste nuove piante - fissa i paletti l’Aspes - dovranno avere le caratteristiche della specie prescelta, monopodiale, apice vegetativo ininterrotto, fusto integro e diritto, apparato radicale in zolla, un’altezza non inferiore a 250 cm e una circonferenza di almeno 12-14 cm.

La piantagione dovrà essere realizzata entro 12 mesi dalla fine dei lavori, con verifica dell’attecchimento». Ci sono poi due richieste di taglio avanzate da privati. Il 22 settembre l’Aspes ha autorizzato l’abbattimento di 1 pino d’aleppo (Pinus halepensis) in via per Soria, una pianta tutelata. La richiesta è arrivata da Anna Maria Ravaglia, proprietaria del terreno, in quanto l’albero ”rappresenta un pericolo”. 

Personale tecnico Aspes


Personale tecnico dell’Aspes ha eseguito un sopralluogo, constatando che «il pino è radicato su una scarpata naturale, è cresciuto con una forte sinuosità a partire dalla base del fusto e termina con una inclinazione adagiandosi sul fusto di un altro pino». Infine, sempre il 22 settembre, l’Aspes ha autorizzato l’eliminazione di 1 Pino domestico (Pinus pinea) tutelato in via Flaminia per la richiesta inoltrata da Marco Marchetti, proprietario dell’immobile dove l’albero è a dimora, in quanto ”arreca danni a manufatti che minacciano rovina”. 
Dal sopralluogo dell’Aspes è emerso che «il pino è in buone condizioni vegetative, ma il sito appare inadeguato in quanto si tratta di una piccola aiuola a contatto del muretto di cinta e il tronco risulta adiacente alla recinzione con parziale inglobamento della stessa». Tre sentenze, tre verdetti senza appello per 22 esemplari del verde pubblico che potrebbero far discutere. 

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