Dopo sette anni si riparte: a Borgo ritornano le case. Cerimonia per ricordare le 52 vittime di Arquata

Dopo sette anni si riparte: a A Borgo ritornano le case. Cerimonia per ricordare le 52 vittime di Arquata
Dopo sette anni si riparte: a A Borgo ritornano le case. Cerimonia per ricordare le 52 vittime di Arquata
di Luigi Miozzi
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Venerdì 25 Agosto 2023, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 08:20

ARQUATA I rintocchi della campana squarciano il velo di silenzio e commozione che ammanta il Parco della Memoria di Pescara del Tronto. Alle 3,36 di ieri, a sette anni da quel 24 agosto del 2016, nell’ora della prima terribile scossa di terremoto che portò morte e distruzione cambiando per sempre il destino di molti, uno dopo l’altro sono stati scanditi i nomi delle 52 vittime del terremoto morte sotto le macerie. In quello che un tempo era un parco di divertimenti, dove amavano ritrovarsi i giovani e i meno giovani, oggi è diventato un mausoleo per non dimenticare la tragedia che si è consumata e le vittime del Mostro. 

 
La celebrazione


E ancora in tanti si sono ritrovati per celebrare il settimo anniversario di quella tragica notte. È ancora vivo il dolore dei parenti e niente sarà più come prima.

Lo sanno bene i familiari così come i residenti della frazione che ha pagato il tributo più alto in termini di vite umane: in tanti si sono ritrovati, insieme con il sindaco Michele Franchi e l’assessore regionale Andrea Maria Antonini, per la veglia e messa officiata dal vescovo di Ascoli, monsignor Gianpiero Palmieri e dal parroco di Arquata, don Emanuel Chemo. «Noi sentiamo il bisogno di ricordare - ha sottolineato il vescovo - perchè, ricordando, sentiamo queste persone particolarmente vicine: loro sono custodite nel cuore di Dio e speriamo un giorno di poterle riabbracciare. Però nello stesso tempo, qui, sentiamo tanto dolore e tanta fatica perchè la ricostruzione è così lenta a realizzarsi. Ricostruire qui le case, rianimare le vie di questo luogo, sarebbe come dare giustizia a queste morti».

Monsignor Palmieri ha voluto, in questo senso, spronare le istituzioni affinchè la ricostruzione avvenga in tempi rapidi: «Abbiamo voluto, anche con questa messa, alimentare la speranza e chiediamo a tutti di fare il possibile per ricostruire questo luogo - ha detto il vicepresidente della Cei -. Sono passati tanti anni, sette anni, e ancora di più chiediamo di custodire anche questo sentimento di rinascita e ripartenza». ma segnali ci sono come nella frazione Borgo che tornerà a ripopolarsi con nuove abitazioni in sostituzione presto delle casette Sae. Nel tardo pomeriggio altra commemorazione ad Arquata alla presenza del commissario Castelli, della sottosegretaria Albano e del governatore delle Marche, Acquaroli.


Il ricordo della premier


È anche il giorno del ricordo. Anche la premier Giorgia Meloni, ha voluto commemorare le vittime del sisma del Centro Italia: «Molto rimane da fare per rispondere al desiderio dei nostri connazionali di continuare a vivere dove sono nati e cresciuti - ha detto la presidente del consiglio -. L’Appennino centrale è il cuore d’Italia e chi lo vive è un popolo orgoglioso e capace di rialzarsi. Il nostro dovere è sostenere questo percorso di rinascita sociale ed economica con risposte concrete e interventi efficaci. Perché ricostruire i territori colpiti dal terremoto non è solo un obbligo morale delle istituzioni, ma può rappresentare anche uno straordinario volano per l’economia nazionale. Una sfida enorme ma che, tutti insieme, possiamo vincere».

Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa ha voluto rivolgere il suo «commosso ricordo alle oltre 300 vittime, ai loro parenti e ai tanti che in quella tragica notte si ritrovarono senza casa, senza lavoro, senza un parente o un amico - ha commentato la seconda carica dello Stato -. A tutti loro giunga la mia sincera vicinanza». «Il 24 agosto è una data che rimarrà scolpita nella memoria di chi ha vissuto sulla propria pelle il sisma di sette anni fa. A sette anni dal terremoto la ricostruzione è incompleta e, purtroppo, ai numeri della riedificazione si affiancano quelli relativi allo spopolamento delle aree colpite dal sisma».

Così afferma la sottosegretaria all’Economia e Finanze con delega alla ricostruzione post sisma Lucia Albano. «Il Governo lavora alacremente per imprimere un’accelerazione al processo di ricostruzione, sia materiale che sociale, tramite la struttura commissariale, i ministeri, le regioni e i comuni coinvolti - aggiunge -. Nei prossimi mesi verrà dato impulso alla ricostruzione pubblica, oltre che privata, con l’obiettivo di assicurare la presenza dello Stato, con i suoi servizi e presidi strategici, nelle zone del cratere».

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