Mangialardi-Ramazzotti separati in casa
L’assessore esce indenne dal Consiglio

Mangialardi-Ramazzotti separati in casa L’assessore esce indenne dal Consiglio
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Martedì 10 Aprile 2018, 08:05
SENIGALLIA - Da separati in casa Mangialardi e Ramazzotti hanno affrontato ieri il Consiglio, dopo un incontro ristretto al vertice del Pd domenica sera. Chiesto dal sindaco ma senza la partecipazione dell’assessore. Non una parola di fronte all’assise. Il primo cittadino ha preso tempo sulla revoca delle deleghe e potrebbe rompere il silenzio stamattina in giunta. 

«Avrei tanto da dire ma sto zitto», ha riferito ieri alludendo alla questione. Per capire quanto la crepa sia profonda non resta che affidarsi ad Ivano Sbrollini, colonna storica del partito. «Il sindaco ha convocato un gruppo ristretto domenica sera – spiega Sbrollini – per manifestarci i problemi insorti. Sono di carattere personale, non c’è nulla di politico. Caratterialmente non si sono mai presi ed era così anche nel 2015 quando è entrata in Giunta, nulla di nuovo. Il rapporto con il tempo si è sfilacciato e spetta a lui valutare se ci siano le condizioni per ricucirlo. È una sua prerogativa. Per noi Ilaria resterà sempre quella validissima persona che ha dimostrato di essere, per il partito non cambia nulla». 

Una scelta che dovrà compiere il sindaco visto che l’assessore di andarsene non ci pensa proprio. Aveva proposto lui una separazione civile ma lei ha rifiutato. «Ci siamo lasciati domenica senza sapere cosa avrebbe fatto – prosegue Ivano Sbrollini –, ha detto che ci avrebbe dormito sopra e pensato. Non sappiamo cosa abbia deciso ma rispetteremo ogni sua scelta. Ritengo abbia preferito non parlarne pubblicamente in consiglio perché prima sarebbe stato più corretto farlo con lei. La giunta credo sia la sede più opportuna». 

Nessuno, nemmeno tra i banchi dell’opposizione, abbia chiesto chiarimenti. Dal Pd escludono rimpasti di giunta nonostante il timore ci sia stato tra alcuni esponenti di maggioranza, dove è circolato il nome di Silvana Amati. «Il partito è solido e compatto – assicura Sbrollini -, è stata fatta una verifica di giunta di recente e siamo tutti molto soddisfatti quindi nessuno deve temere. In merito all’Amati non credo nemmeno possa essere interessata». Non riuscendo a comprendere l’attrito tra Mangialardi e la Ramazzotti, c’è chi ha ipotizzato la necessità di liberare una poltrona per inserire un pezzo da novanta. «Mi fa piacere che qualcuno abbia pensato a me – commenta l’ex senatrice Silvana Amati – ma voglio rimanere fuori da questa polemica. Non sono interessata ad entrare in giunta e non mi candiderò a sindaco nel 2020».
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