FALCONARA - «Sono disposto ad incontrare la sindaca in qualsiasi momento». L’apertura sul tema delle esalazioni all’Api di Falconara arriva direttamente dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, intervenuto ieri nel corso di una visita al Parco del Conero di Sirolo. Le parole del ministro arrivano ad una settimana dalla manifestazione organizzata sabato scorso dalla cittadinanza per chiedere risposte sul tema.
L’interessamento
«Ho visto la questione» assicura Pichetto Fratin. «Gli uffici sono stati investiti del problema e so che stanno facendo tutte le valutazioni» continua il titolare dell’Ambiente.
Odori provenienti dalla raffineria Api, da anni al centro delle polemiche sull’inquinamento e sulla tutela della salute. «Sono state circa 70 le segnalazioni in pochi giorni per la presenza di esalazioni in tutto il territorio» ricordava lo scorso 3 gennaio la sindaca Signorini. Che proprio in quell’occasione aveva manifestato la volontà di incontrare Pichetto Fratin per fare il punto della situazione e cercare delle possibili soluzioni.
Anche la prima cittadina era scesa in campo per chiedere risposte. Il che apre a molteplici scenari. Di sicuro, il comitato dei cittadini non si fermerà. Tanto che annunciano di essere «di decidere in forma assembleare le prossime mosse insieme a tutti i promotori della manifestazione di sabato scorso».
«La raffineria non è in grado di limitare il danno permanente inflitto ed urge perciò la sospensione temporanea delle sue attività» è la misura draconiana richiesta nei termini di un «sequestro degli impianti senza facoltà d’uso». «Falconara per troppo tempo ha rappresentato un’area di sacrificio segnata inevitabilmente dal business della raffinazione e distribuzione fossile» ricordano. «Decenni di studi scientifici - conclude il comitato - attestano come nell’area vasta di Falconara e della bassa Vallesina le condizioni sanitarie siano critiche e non più accettabili».