Processo esalazioni a Falconara, in 100 chiedono i danni per gli odori molesti dalla raffineria

Processo esalazioni a Falconara, in 100 chiedono i danni per gli odori molesti dalla raffineria
Processo esalazioni a Falconara, in 100 chiedono i danni per gli odori molesti dalla raffineria
di Federica Serfilippi
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Venerdì 19 Gennaio 2024, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 12:22

FALCONARA Esalazioni nauseabonde dalla raffineria: un centinaio le richieste di costituzione di parte civile arrivate ieri mattina nelle mani del gup Francesca De Palma. Il procedimento, alla fase dell’udienza preliminare, è quello legato all’inchiesta ribattezzata Oro Nero e partita nell’aprile del 2018, per la quale rischiano di finire a processo 18 persone, tra cui 17 tra dirigenti e tecnici dell’organigramma della raffineria, a partire dall’ad Giancarlo Cogliati, scendendo per responsabili di settore e capireparto.  L’unico esterno, tra i 18, è l’ex dg dell’Arpam, Giancarlo Marchetti, all’epoca al vertice di uno degli organi tecnici adibiti ai controlli sulle emissioni della raffineria. L’ex dirigente avrebbe espresso l’intenzione di procedere con il rito abbreviato. Il gup si esprimerà sulla legittimità delle costituzioni nell’udienza dell’8 marzo. In aula ieri c’erano alcuni cittadini, i rappresentanti dei comitati cittadini e il sindaco Stefania Signorini, poiché anche il Comune ha chiesto di essere parte civile. La lista è composta anche da 5 associazioni: Italia Nostra, Wwf, Falkatraz, Onda Verde e Legambiente. «La tutela dei miei cittadini è per me fondamentale - ha detto il sindaco Signorini fuori dall’aula - sono determinata perché questo è l’impegno che voglio e devo esprimere come primo cittadino.

Da questo processo mi aspetto che Falconara possa essere tutelata».

Contestato il disastro ambientale

Per quanto riguarda i reati, la procura ha contestato a vario titolo il disastro ambientale, la gestione illecita di rifiuti speciali, il getto pericoloso di cose, e le lesioni colpose, considerando le denunce sporte all’epoca dai cittadini. Si erano rivolti ai carabinieri i carabinieri dopo l’incidente accorso al serbatoio TK61, dove si era verificata l’inclinazione del tetto galleggiante. C’era stata la fuoriuscita di gas idrocarburici, con la propagazione di odori molesti. Da lì, si era mossa la procura, contestando lo «stato di deterioramento degli impianti e dalle gravi carenze riscontrate nell’ispezione e manutenzione di vari serbatoi». Alle origini delle presunte irregolarità - tutte da dimostrare - per il pm Bilotta ci sarebbe la volontà di risparmiare sugli ingenti costi per l’ispezione, la manutenzione e l’adeguamento degli impianti. Oltre a Cogliati e Marchetti, l’udienza preliminare si tiene per: Giovanni Bartolini, Daniele Galassi, Daniele Fiorucci, Pierfilippo Amurri, Andrea Arcangeletti, Luigi Caiazzo, Carlos Alberto Lucertini, Marco Felicetti, Antonio Fratellini, Marco Ciattaglia, Michele Del Prete, Stefano Tarini, Luca Pieralisi, Damiano Quarta, Francesco Luccisano, Simone Margiotta.
 

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