In classe con Liliana Segre: al Meucci di Castelfidardo diretta streaming per l’ultima lezione della superstite dell’Olocausto

In classe con Liliana Segre: al Meucci di Castelfidardo diretta streaming per l’ultima lezione della superstite dell’Olocausto
In classe con Liliana Segre: al Meucci di Castelfidardo diretta streaming per l’ultima lezione della superstite dell’Olocausto
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Sabato 10 Ottobre 2020, 07:45

CASTELFIDARDO  - Un silenzio carico di commozione quello che ieri mattina ha avvolto le classi dell’Istituto Meucci, il silenzio importante e solenne delle grandi occasioni. Gli alunni, ciascuno dalla propria aula, sono stati testimoni di un incontro straordinario, quello con Liliana Segre, ascoltata in diretta streaming in occasione del suo ultimo discorso agli studenti, pronunciato dalla tensostruttura allestita alla Cittadella della pace di Rondine, ad Arezzo.

«Nipoti ideali», li ha chiamati la senatrice e proprio ai giovani ha affidato il racconto delle tante «vite interrotte» e la memoria di una tragedia collettiva che vuole essere monito attento e quanto mai vivo.

Una testimonianza resa davanti al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a quello della Camera Roberto Fico e del Senato Maria Elisabetta Casellati, in un tendone fuori dalla comunità che da 26 anni si prodiga per la pace, offrendo accoglienza ai ragazzi di nazioni in guerra, educando alla solidarietà e al rispetto del prossimo. Valori dei quali la senatrice a vita è testimone da tutta la vita, portando nelle scuole il ricordo di un dramma cominciato quando nel 1938 furono emanate le leggi razziali e lei venne espulsa dalla terza elementare della scuola Ruffini a Milano. «No, non ho perdonato, non è possibile, e non ho mai dimenticato ma ho imparato a non odiare», ha detto spiegando che questa è una delle domande che più frequentemente le viene posta dagli alunni.

«Quando però ebbi la possibilità di prendere la pistola e sparare all’ufficiale tedesco non lo feci. Quello è stato il momento in cui ho capito che non ero come i miei aguzzini. Ed è stato lì che sono diventata la donna libera e di pace con cui ho convissuto fino ad oggi». Parole pregne di speranza e dall’elevato valore educativo che hanno catturato l’attenzione e il cuore degli studenti del Meucci. «A loro – è l’augurio del responsabile di sede Gabriele Calducci e di tutti gli insegnanti dell’istituto superiore fidardense - l’invito a coltivare sempre l’inestimabile patrimonio di pace, di giustizia, di democrazia e di libertà comunicato dalla senatrice: Siate uomini liberi, uomini di pace. Siate farfalle che volano sopra i fili spinati!». 

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