CASTELFIDARDO - Un silenzio carico di commozione quello che ieri mattina ha avvolto le classi dell’Istituto Meucci, il silenzio importante e solenne delle grandi occasioni. Gli alunni, ciascuno dalla propria aula, sono stati testimoni di un incontro straordinario, quello con Liliana Segre, ascoltata in diretta streaming in occasione del suo ultimo discorso agli studenti, pronunciato dalla tensostruttura allestita alla Cittadella della pace di Rondine, ad Arezzo.
«Nipoti ideali», li ha chiamati la senatrice e proprio ai giovani ha affidato il racconto delle tante «vite interrotte» e la memoria di una tragedia collettiva che vuole essere monito attento e quanto mai vivo.
«Quando però ebbi la possibilità di prendere la pistola e sparare all’ufficiale tedesco non lo feci. Quello è stato il momento in cui ho capito che non ero come i miei aguzzini. Ed è stato lì che sono diventata la donna libera e di pace con cui ho convissuto fino ad oggi». Parole pregne di speranza e dall’elevato valore educativo che hanno catturato l’attenzione e il cuore degli studenti del Meucci. «A loro – è l’augurio del responsabile di sede Gabriele Calducci e di tutti gli insegnanti dell’istituto superiore fidardense - l’invito a coltivare sempre l’inestimabile patrimonio di pace, di giustizia, di democrazia e di libertà comunicato dalla senatrice: Siate uomini liberi, uomini di pace. Siate farfalle che volano sopra i fili spinati!».