Post antisemita, la vicesindaca è nel mirino. Polemica a Castelfidardo: «Non basta chiedere scusa deve fare un passo indietro»

Post antisemita, la vicesindaca è nel mirino. Polemica a Castelfidardo: «Non basta chiedere scusa deve fare un passo indietro»
Post antisemita, la vicesindaca è nel mirino. Polemica a Castelfidardo: «Non basta chiedere scusa deve fare un passo indietro»
di Arianna Carini
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Mercoledì 13 Marzo 2024, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 12:30

CASTELFIDARDO Sceglie la via del silenzio il M5S sulla vicenda del meme antisemita condiviso su Facebook dalla vicesindaca Romina Calvani. Dopo lo scambio epistolare intercorso con il sindaco Ascani, il movimento ha preferito non divulgare posizioni ufficiali, mentre il rabbino Haim Fabrizio Cipriani, non soddisfatto della risposta, ha invitato Calvani ad confronto pubblico per porgere le sue scuse alla comunità ebraica. Dall’episodio stanno invece prendendo le distanze le altre forze politiche cittadine.

Le reazioni

«Il ruolo istituzionale impone una responsabilità doppia nel pubblicare opinioni - interviene Marco Cingolani (FdI) -. Se il contenuto del post era grave, la risposta alle accuse è assolutamente peggio. Servivano solo le scuse, senza giustificazioni. E serviva che il sindaco ammonisse perentoriamente l'assessore e vicesindaco. Secondo il PD «quanto avvenuto è grave. Per i modi e i contenuti. Peraltro su una situazione complessa e drammatica come quella del conflitto Israelo-Palestinese che ha provocato e continua a provocare dolore e vittime.

Sulla stampa abbiamo letto giustificazioni imbarazzanti. Siamo certi che nell'imminente Consiglio Comunale la vicesindaca coglierà l'occasione per scusarsi pubblicamente». Aggiunge Fare Bene: «Chiedere scusa è necessario ma non sempre sufficiente: occorre fare un passo indietro, dimostrare che oltre lo scivolone si ha senso di responsabilità, per il bene della città, dei castellani e delle istituzioni che si rappresenta, ci si fa da parte anche se costa». Solidarietà Popolare rileva che la «diretta interessata ha subito rimosso il commento e fornito delle scuse ufficiali dicendo che «non aveva letto integralmente il contenuto» di quanto condiviso (motivazione che, tra l’altro, non le fa onore), ma rimane l’amarezza di fronte all’ennesimo uso leggero e un po’ maldestro dei social». Rilancia Lorenzo Catraro (PSI): «Il sindaco non dice una parola. Condivide?».

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