Post antisemita, la vicesindaca di Castelfidardo nel mirino: «Non lo avevo letto tutto, chiedo scusa»

Post antisemita, la vicesindaca di Castelfidardo nel mirino: «Non lo avevo letto tutto, chiedo scusa»
Post antisemita, la vicesindaca di Castelfidardo nel mirino: «Non lo avevo letto tutto, chiedo scusa»
di Arianna Carini
3 Minuti di Lettura
Martedì 12 Marzo 2024, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 15:19

CASTELFIDARDO Israelizzare (verbo) “Prendere qualcosa che non ti appartiene, per poi fingere spudoratamente che sia tuo interpretando il ruolo della vittima”. La frase che ha indignato la comunità ebraica è apparsa il 2 marzo sulla pagina Facebook della vicesindaca di Castelfidardo, Romina Calvani. Tra un post pubblicato per commemorare le vittime dell'Olocausto nella Giornata della Memoria e uno in cui la seconda carica cittadina, eletta con il M5S, prende le distanze dalle manganellate ai manifestanti per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

Il meme nel mirino

Lei, rilanciando un meme già virale nella rete, ha commentato: “chiaro no?”. Ma quando si è resa conto del vespaio scatenato è subito corsa ai ripari: il post è stato rimosso e poche ore dopo sono arrivate le scuse ufficiali al rabbino che ieri, sui social come nella lettera indirizzata al sindaco Ascani, ne ha denunciato l’«evidente contenuto antiebraico». Un fatto «gravissimo» di cui Haim Fabrizio Cipriani, fondatore del movimento Etz Haim in Italia, ha portato a conoscenza anche la presidenza del M5S. «Ho provveduto a coinvolgere tutto il mondo ebraico italiano, in quanto ho la doppia responsabilità di essere rabbino e di essere stato vittima di un'aggressione fisica di stampo antisemita in Italia nel 2023, aggressione dovuta in buona parte, come tutte le aggressioni antisemite, al risveglio dell'antisemitismo che viene regolarmente alimentato da organizzazioni di ogni tipo, fonti di informazione, personaggi dello spettacolo.

Certamente però quando sono i rappresentanti delle istituzioni a farlo la cosa raddoppia di gravità. Mi pare evidente che Lei - scrive Cipriani al sindaco - non può lasciare esprimere un sentimento antiebraico così smaccato, che in questo momento storico è ancora più grave di quanto già non sia normalmente e che è ancor più inaccettabile da parte di una persona che ricopre una carica pubblica. Questi pregiudizi, spesso diffusi da chi a parole si dichiara pacifista, pongono invece le basi dell'odio che ha causato milioni di vittime, e ancora oggi mettono a repentaglio la vita e la sicurezza degli ebrei in tutto il mondo. Chi li diffonde ha responsabilità precise a vari livelli, cosa che certamente Lei non ignora».

La difesa

Prova ad uscire dall’angolo la vicesindaca Calvani. «Purtroppo un utilizzo avventato dei social mi ha spinto a condividere un post di cui non avevo letto integralmente il contenuto. Errore di cui mi assumo la responsabilità, la mia intenzione era di criticare la prosecuzione della guerra a Gaza che sta mietendo numerose vittime civili. Chiedo scusa a quanti si possano essere sentiti offesi e coinvolti, non era mia intenzione farlo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA