Achille Polonara è tornato a casa. E lo ha fatto sulle sue gambe. Adagio adagio, certo, ma sulle sue gambe. E non è una cosa da poco visto l'intervento chirurgico, delicato, che ha sostenuto. Ad attenderlo suo figlio e sua figlia. Il cane, invece, lo ha scortato dall'auto all'ingresso. Sul porta di casa, un cartello: "Bentornato Papà", il migliore degli antidoti, il più forte dei carburanti per pensare positivo e azionare il countdown per il rientro in campo.
Il messaggio della moglie
Poche ore prima era stata la moglie Erika a consegnare ai social la fotografia del marito («Fiera di te guerriero»), sul letto d'ospedale, con i tubi ad avvolgere la mano.
Il primo aspetto, quello più importante, è che l'operazione sia riuscita alla perfezione.
E su questo, ieri, il comunicato della Virtus Bologna ha rimarcato «che l'intervento è stato tecnicamente perfetto». Il secondo è in realtà una domanda: quanto tempo servirà a Polonara, 32 anni il prossimo 23 novembre, per tornare in campo? Acerbi ci mise 5 mesi. Basso poco più di un mese. Ma è ovvio che dipende da sport a sport, da atleta ad atleta e dallo stato in cui era arrivata la neoplasia testicolare. Polonara non si era accorto di nulla. Se ne sono accorti i medici durante il test antidoping.