Berlusconi: «Pochi tradiranno gli elettori
Vado avanti, il 14 avrò la fiducia»

Fini e Berlusconi
Fini e Berlusconi
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Giovedì 9 Dicembre 2010, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 7 Gennaio, 21:58
ROMA (9 dicembre) - Sul voto di marted sono sereno, non penso che siano molti che vogliano tradire gli elettori. Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in collegamento telefonico con una iniziativa organizzata a Verona dal parlamentare del Pdl Aldo Brancher. «È irresponsabile aprire la crisi in un momento così delicato. Sono sicuro che il 14 avremo la fiducia in entrambe le Camere», ha aggiunto.



«Continuiamo sereni nell'attuazione del programma», ha continuato il premier. «Tutte le baruffe e le accuse che ci hanno lanciato addosso gli altri nei mesi scorsi hanno fatto dimenticare i risultati dell'esecutivo. Ci accusano di non aver fatto progredire l'Italia, ma abbiamo ricevuto una pesante eredità. Con un governo solido si può garantire l'interesse del Paese».



E' scontro intanto sul mercato dei deputati alla Camera, mentre la guerra del pallottoliere, dopo il fallimento dell'ultimo tentativo di mediazione fra Berlusconi e Fini, si inasprisce sui numeri e sulla quota 317, che garantisce la maggioranza alla Camera. Fli ribadisce: il premier vuole solo andare ad elezioni, si tratta se fa un passo indietro prima del 14.



Bersani: comprare deputati sembra corruzione. Le notizie di compravendita di deputati da parte della maggioranza fanno pensare non solo a uno «scandalo» ma addirittura ad un reato di corruzione, ha detto oggi il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. «Non so - ha aggiunto - se non quello che leggo sui giornali a proposito di questa campagna acquisti. Ma se uno si rivolge a un parlamentare per convincerlo non solo sul profilo culturale, politico o ideale, ma anche sul piano materiale, e lo dico per ipotesi, è solo uno scandalo o anche un reato di corruzione? Non lo so, però chiedo agli esperti di chiarirlo». Un cronista ha quindi domandato a Bersani se intendesse denunciare alla Procura questi episodi di corruzione: «Io - ha replicato - non presento niente. Capisco che per i parlamentari non c'è vincolo di mandato, che c'è il libero convincimento. La mia è una curiosità di scuola. Gli esperti si esercitino a dirimere questa questione, perché sento girare voci che mi preoccupano».



«Abbiamo messo alcuni elementi a disposizione della magistratura, e non vado oltre», ha detto Antonio Di Pietro sul caso della compravendita dei parlamentari in vista del voto del 14 sul governo. «Gli elementi riguardano trasversalmente diverse situazioni, perché quando c'è un atto corruttivo i soggetti devono essere in due, e perché si può invogliare, aprendo una porta, o imporre, dicendo "guarda cosa ho su di te"», ha aggiunto il leader di Idv. «Comunque, non è più un Parlamento, è un mercato delle vacche», ha continuato.



Anche i Verdi annunciano che «presenteranno un esposto alla procura della Repubblica di Roma per chiedere che sia accertato se la compravendita di parlamentari di cui sono piene le cronache sulla crisi del governo Berlusconi rappresenti o meno corruzione». Lo dice il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: «Quello a cui stiamo assistendo è uno spettacolo indegno per un Paese democratico. Le autorità giudiziarie aprano al più presto un'indagine sui "mercanteggiamenti" di cui tanto si parla, interrogando tutti i soggetti coinvolti prima del voto di fiducia del 14».



Berlusconi intanto preme per andare al voto ed è stato il suo entourage a far filtrare la notizia della trattativa in extremis imbastita da Italo Bocchino (chiedere al premier di dimettersi con la proposta di un reincarico entro 72 ore) per bruciarla e dividere Gianfranco Fini da Pier Ferdinando Casini, che del contatto era all'oscuro. Di questo si sono convinti i finiani e l'argomento è servito a compattarli, nella riunione di tre ore di questa mattina con il presidente della Camera, sulla linea sintetizzata poi nella nota ufficiale: «Se Berlusconi non prenderà atto della necessità di aprire, attraverso le sue dimissioni, una nuova fase politica, Fli voterà la sfiducia».



«Non mi pare che ci siano trattative avanzate in corso. E comunque nelle prossime ore potremo dire qualcosa di più», ha detto Bocchino dopo il vertice di stamani di Futuro e libertà, confermando che «o Berlusconi apre una nuova stagione politica dando le dimissioni e aprendo una nuova fase con un programma socio-economico e la legge elettorale o non si può che votare la sfiducia».



Alfano: ipotesi inesistente. «L'ipotesi di dimissioni di Berlusconi non è tra quelle contemplate nè immaginate e conseguentemente l'ipotesi di un Berlusconi bis non esiste», ha detto Alfano. «L'ipotesi delle dimissioni di Berlusconi non è tra quelle contemplate, né immaginate e conseguentemente l'ipotesi di un Berlusconi bis non esiste, anzi siamo convinti che da qui al 14 i famosi 317 si assottiglieranno per una ragione politica: perché 317 è una addizione tra Casini, Bersani, Fini, Di Pietro, gli addendi sono incompatibili e la somma non regge». Dunque «Berlusconi non si dimette e abbiamo ragioni di ottimismo per dire che il 14 ci sarà la fiducia anche alla Camera».
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