Spari a Torrette, primi arresti
La banda nel Senigalliese

Spari a Torrette, primi arresti La banda nel Senigalliese
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Mercoledì 29 Ottobre 2014, 22:38 - Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 12:44
SENIGALLIA - Sgominata una pericolosa banda di rapinatori nella notte tra martedì e mercoledì. L'operazione, condotta dalla Squadra Mobile di Ancona, in collaborazione con il Commissariato di Senigallia, è ancora in corso e sono pochi gli elementi resi noti. Sarebbero almeno tre le persone tratte in arresto, tutti uomini di nazionalità italiana.

Il blitz arriva a conclusione delle indagini partite il 4 ottobre scorso quando a Torrette di Ancona sono stati inseguiti e fermati dalla Mobile - che aveva sparato anche alcuni colpi in aria - quattro catanesi, sorpresi fuori dall’ufficio postale con il sospetto che stessero per compiere una rapina e che già ne avessero messe a segno delle altre. Per mancanza di esigenze cautelari erano stati solo denunciati a piede libero. Gli inquirenti hanno lavorato in queste settimane cercando proprio un filo conduttore tra i vari episodi avvenuti nella provincia di Ancona. I fatti del 4 ottobre si riferivano a quattro siciliani ma non ci sono conferme sul fatto che gli stessi siano stati di nuovo arrestati o se altri appartenenti alla banda siano invece finiti in manette. Il motivo per cui le notizie sono ancora frammentarie sta proprio nel fatto che l'operazione, scattata martedì notte, non è ancora conclusa e solo al termine verranno divulgati dettagli precisi sull'esito. Conferme sono arrivate solo sul fatto che, ottenuti i mandati di perquisizione e le rispettive ordinanze di custodia cautelare, gli uomini della Squadra Mobile insieme ai colleghi del Commissariato di Senigallia hanno fatto irruzione nelle abitazioni dove si trovavano i rapinatori.

Le indagini erano partite appunto il 4 ottobre quando quattro catanesi denunciati erano sospettati di aver compiuto rapine in alcuni uffici postali della Provincia. Erano stati fermati ad Ancona al termine di un movimentato inseguimento, nel corso del quale i poliziotti avevano dovuto anche sparare dei colpi in aria. Probabilmente stavano progettando un colpo proprio alle Poste di Torrette, visto che gli altri esercizi commerciali limitrofi erano chiusi a quell'ora. I poliziotti guidati dal dottor Giorgio Di Munno, hanno seguito fin da subito questa ipotesi che l'altra notte, uniti i vari tasselli, saldati da prove concrete, hanno portato a chiudere il cerchio. Non si hanno certezze sul fatto che i provvedimenti abbiano riguardato proprio i quattro siciliani, di cui due residenti sul posto. Per la città di Senigallia e il suo hinterland un sollievo sapere che pericolosi rapinatori siano stati assicurati alla giustizia ma, al tempo stesso, la notizia trapelata nella giornata di ieri ha creato timori sapendo che la base logistica fosse stata scelta proprio tra la spiaggia di velluto e le sue colline.



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