Sanremo, la terza serata incorona Ramazzotti e "l'ascolano" Russell Crowe

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La terza serata del Festival di Sanremo che ha visto tra gli altri 15 cantanti in gara, imporsi una straordinaria Angelina Mango, è iniziata nel segno di Eros Ramazzotti, che sul palco dell'Ariston, è tornato a cantare "Terra promessa" ", per festeggiare i 40 anni della vittoria del brano a Sanremo Giovani nel 1984. Poi il suo appello per la pace: "Quasi 500 milioni di bambini vivono in zona di conflitto, altri milioni non vedranno mai la terra promessa. Basta sangue, basta guerre".

Gladiatore

Il Gladiatore Russel Crowe, apprezzato musicista, si è esibito con la sua band, ma non si è sottratto a scherzare sulla polemica del giorno, quella sul collega John Travolta, e ha mimato il gesto del ballo del qua qua con le mani, facendo un sorriso ironico ad Amadeus, applausi del pubblico per il premio Oscar di simpatia e ironia.

C'è poi il dramma delle morti sul lavoro, portato in scena da un dialogo in musica tra Paolo Jannacci e Stefano Massini. "Qui siamo al Festival della canzone italiana, parliamo tanto d'amore. Ma c'è un amore di cui non si parla mai. Ed è l'amore per i nostri diritti, i diritti che ci spettano, chiunque tu sia. C' è una parola che mi piace ricordare, ed è la parola dignità. Viva la dignità", è il 'grido' di Massini. Stasera è la volta dei duetti e delle cover con l'esibizione di tutti i 30 artisti in gara, la classifica potrebbe riservare molte sorprese.