Rio 2016, Tamberi e la finale dell'alto: «Sono rimasto
tranquillo, ma quando ho visto che si è vinto con 2.38...»

Gianmarco Tamberi
Gianmarco Tamberi
di Carlo Santi
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Mercoledì 17 Agosto 2016, 19:10 - Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 19:35
dal nostro inviato
RIO DE JANEIRO Gimbo era in tribuna per assistere alla finale del salto in alto. La sua finale. «Stavolta l’ho vissuta con occhi diversi rispetto alla qualificazione – racconta Gianmarco Tamberi che di questa gara sarebbe stato il protagonista assolto – Avevo preso un po’ la mira». Quando ha visto la qualificazione, lui con le stampelle per il grave infortunio patito a Montecarlo un mese fa che lo ha costretto all’intervento chirurgico, ha pianto.
«Sono rimasto tranquillo tutta la gara – continua Tamberi – solo quando ho visto che l’oro è arrivato con 2.38, beh, allora ho avuto un sussulto».
Ci pensa un attimo, poi Gimbo spiega: «Però questa è la finale olimpica, non posso dire che vincevo io con facilità».
Si immagina in pedana, rivede la gara, Gianmarco. «Avrei fatto come Drouin (il canadese medaglia d’oro, ndr). Avrei saltato anche io tutte le misure, proprio come lui. Lo faccio sempre».
Non è sorpreso del successo del canadese già terzo a Londra. «Era il mio favorito, molto più di Bondarenko. Barshim? No, lui è troppo emotivo e in queste gare non si esprime mai al massimo».
 
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