SHANGHAI - La gara della vita. L’ha disputata l’osimano Francesco Ingargiola nella tappa di Coppa del mondo di Shanghai. È stato capace di arrivare al secondo posto, suo miglior piazzamento di sempre in Coppa, battuto solo da Alexander Massialas, dopo aver messo in fila uno dopo l’altro tre dei quattro titolari del quartetto azzurro. La sua è stata una grande prestazione, anche perché inaspettata, in una cornice prestigiosa. Dopo avere superato le qualificazioni di sabato con 5 vittorie ed una sconfitta ieri ha infilato una serie di 5 successi consecutivi. Avversari di tutto rispetto: prima il giapponese Oishi per 15 a 8, poi tre italiani.
L’anconetano Tommaso Marini nel tabellone dei 32 per 15 a 9, Filippo Macchi agli ottavi per 15 a 5, Daniele Garozzo nei quarti per un perentorio 15 a 9. Ed in semifinale l’ungherese Daniel Dosai per 15-7.In finale contro Massialas, il fiorettista più forte del momento, è stato costretto a cedere, anche per stanchezza. «Penso di avere disputato una ottima prova in cui finalmente ho fatto vedere tutte le mie capacità - racconta felice da Shanghai subito dopo la premiazione -. È un piazzamento che mi ripaga dei tanti sacrifici e delle difficoltà che ho avute dal passaggio dagli under (dove, peraltro, aveva raccolto successi a ripetizione, ndr).
Le ragazze
Detto di Tommaso Marini, che ha perso al secondo turno da Ingargiola, frenato anche da una botta subita alla spalla che ha anche richiesto l’intervento del fisioterapista, la migliore tra le ragazze è stata la jesina Elena Targherlini che al primo turno ha battuto la giapponese Nakade (15-10) ed è stata poi sconfitta dalla francese Thibus (15-7). Fuori al primo turno l’anconetana Serena Rossini, battuta dall’italiana Camilla Mancini (arrivata ai quarti) per 15 a 11 e la jesina Matilde Calvanese superata 15-9 dalla coreana Hong.