Sei Nazioni Italia-Galles 17-29: azzurri bocciati, mai in partita per la prima volta nel Torneo. In 61.536 all'Olimpico

Nei 118 match precedenti dell'Italia nel Torneo il pronostico non era mai stato così in equilibrio

Paolo Garbisi (Foto Cfp)
Paolo Garbisi (Foto Cfp)
di Paolo Ricci Bitti
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Sabato 11 Marzo 2023, 02:58 - Ultimo aggiornamento: 18 Marzo, 02:50

Rugby Sei Nazioni 

Italia-Galles 17-29

La faccia del capitano Michele Lamaro, sostituito a 4 minuti dalla fine, dice tutto: peggio di così non poteva andare. E' finita 17-29: 2 mete a 4, ma davvero peggio di così gli azzurri non potevano giocare. Per la prima volta in questo Sei Nazioni non hanno tenuto testa agli avversari, un Galles che valevo poco, assai meno di Francia, Inghilterra e Irlanda, ma sempre troppo per un'Italia contratta, lontana dai livelli attesi, promessi, annunciati anche con credibilità dopo le prime partite del Torneo. Macché: una volta tanto che il pronostico non era sfacciatamente per i rivali, gli azzurri di Lamaro si sono liquefatti non riuscendo a infilare due azioni decenti di seguito. Italiani non pervenuti fin dall'inizio, nel primo tempo, contro il Galles che nelle prime tre partite del Sei Nazioni aveva segnato solo 3 mete in 3 ko, mentre oggi ha raddoppiato in 40 minuti: 3-22 al the. Ammutoliti i 61.536 fedeli dell'Olimpico, compresi i diecimila tifosi gallesi che non si attendevano tanti regali e che alla vigilia guardavano con sospetto questa match giustamente definito la finale per il cucchiaio di legno (tutti ko). 

Proprio non si è visto nulla di quanto sperato e si è invece visto tutto di quanto temuto: se l'Italia ha anche una piccola responsabilità nel pronostico il gioco ne risente.

Giocatori contratti, anche quelli più talentuosi come Allan e Garbisi, giocatori tecnicamente non all'altezza come Bruno quando le fasi ingarbugliano, scelte tattiche incomprensibili che dovevano essere archiviate e che invece sbucavano da ogni dove. Soprattutto non si è capito perché si sia con insistenza manovrato come se Ange Capuozzo fosse in campo mentre l'estremo azzurro è restato infortunato a Tolosa. I gallesi non sono dei fenomeni, ma non cancellano l'ortodossia del gioco: quattro occasioni da meta e ne hanno segnate tre nel primo tempo con Dyer, Liam Williams e una di punzione e poi quella al 49' con Faletau che ha piantata l'ultimo chiodo sulla cassa degli azzurri. L'italia,sempre nel primo tempo, ne ha costruito almeno due di occasioni, ma non ne ha marcato alcuna.

E poi due delle mete gallese sono nate da un nostro possesso gettato al vento. Di nuovo 19 punti di scarto nella prima parte della partita. Questione di maturità? Sì, ma anche i gallesi hanno giocatori ventenni alle prime armi nel Torneo. Fischetti, Lamaro, Nicotera hanno cercato di metterci una pezza, ma intanto passava il tempo e non cavavamo un ragno del buco eccetto un penalty al 15' trasformato da Allan. 

L'illusione che nella ripresa cambiasse lo scenario è durata un amen: al 42' Negri, imbeccato da un calcetto a scavalcare di Allan, ha marcato sotto i pali per il 10-22. Il Galles si rivelava per quello che era e cominciava a perdere terreno, poi però in questo momento gli azzurri dovevano affrancarsi dalle zavorre soprattutto mentali che li avevano rallentati finora. Invece ancora errori, ancora palloni buttati anche in banali passaggi (9 per noi, 4 per i gallesi) e così Faletau ha chiuso il match appunto al 49'.

La meta di Brex al 67' (17-29), su iniziativa di Fusco e Bruno, ha dato l'idea di riaprire la partita? No, proprio no, perché nonostante lo sfilacciamento dei gallesi non c'era in campo un'Italia in grado di ragionare, di fare leva sui punti di forza, di non commettere sprechi immani. No, questo è proprio un passo indietro del famoso progetto di crescita della nazionale allestito dal ct Crowley. 

Roma, Stadio Olimpico
GUINNESS SIX NATIONS
Sabato 11 marzo 2023 | kick-off ore 15:15

ITALIA v GALLES 17-29 (p.t. 3-22)

Marcatori: PT 6’ CP O. Williams (0-3); 8’ m. Dyer, t. O. Williams (0-10); 15’ cp Allan (3-10); 17’ m. L. Williams, nt (3-15); 34’ m. tecn. Galles (3-22). PT 42’ m. Negri, t. Allan (10-22); 49’ m. Faletau, t. O. Williams (10-29); 67’ m. Brex, t. Allan (17-29); 

Italia: 15 Allan; 14 Padovani, 13 Brex, 12 Menoncello (59’ Morisi), 11 Bruno; 10 Garbisi, 9 Varney (56’ Fusco); 8 L. Cannone, 7 Lamaro (C – 77’ Pettinelli), 6 Negri (52’ Zuliani); 5 Ruzza; 4 N. Cannone (60’ Iachizzi); 3 Ferrari (32’ – 38’ Riccioni; 48’ Riccioni), 2 Nicotera (52’ Bigi), 1 Fischetti (62’ Zani)
In panchina (6-2): 16 Bigi, 17 Zani, 18 Riccioni, 19 Iachizzi, 20 Pettinelli, 21 Zuliani, 22 Fusco, 23 Morisi
Head Coach: Kieran Crowley

Galles: 15. L. Williams (61’ North); 14. Adams (51’ Rees-Zammit), 13. Grady, 12. Hawkins, 11. Dyer; 10. O. Williams, 9. Webb (53’ T. Williams); 8. Faletau, 7. Tipuric, 6. Morgan (60’ Reffell); 5. Jenkins (68’ Davies), 4. Baird; 3. Francis (52’ Lewis), 2. Owens (C – Baldwin; 74’ Owens), 1. Wyn Jones (45’ Thomas)
In panchina (5-3): 16. Baldwin, 17. Thomas, 18. Lewis, 19. Davies, 20. Reffell, 21. T. Williams, 22. North, 23. Rees-Zammit
Head Coach: Warren Gatland

 
Arbitro: Damon Murphy (RA)
Assistenti: Karl Dickson (RFU) e Chris Busby (IRFU)
TMO: Joy Neville (IRFU)

Cartellini: 34’ giallo L. Cannone (ITA); 44’ giallo Bruno (ITA); 

Calciatori: O. Williams (GAL) 3/5; Allan (ITA) 3/3; 

Player of the Match: Rhys Webb (GAL)

Note: PT 3-22. Giornata soleggiata, terreno in perfette condizioni, spettatori 61.536. In campo tra i due tempi una folta rappresentanza della Nazionale Azzurra impegnata nello storico Tour in Sudafrica del 1973.

Tv).
Classifica: Irlanda (+66) p.19; Francia (+46) p. 15; Scozia (+8) p. 10; Inghilterra (-22) p. 10; Galles (-50) p.5; Italia (-48) p.1.

 
V e ultimo turno: 18 marzo Scozia-Italia alle 13.30; Francia-Galles alle 15.45; Irlanda-Inghilterra alle 18

La vigilia

Grazie al Cielo non è vero che oggi all’Olimpico contro il Galles siamo favoriti, vaticinio che nel Sei Nazioni equivarrebbe ad annunciare la scoperta della pietra filosofale. È vero tuttavia che mai come questa volta l’Italia è chiamata a vincere, è obbligata a imporsi sui Dragoni precipitati al loro minimo storico, pallido ricordo dei campioni che il Torneo lo misero di nuovo in bacheca giusto nel 2019. Per gli allibratori, i gallesi vinceranno, ma lo scarto assegnato è di appena 3 punti, un calcio piazzato, un drop, il minimo, insomma. 


PRESSIONE
Per le 118 partite precedenti del Championship, in altre parole, il pronostico non era mai stato così equilibrato, così poco sfavorevole per gli azzurri, così carico, al tempo stesso, di pesantissime responsabilità per il ct Crowley e per il capitano Michele Lamaro, romano e romanista che giovedì sera all’Olimpico ha incassato i complimenti persino di Mourinho. Italia e Galles sono ancora a bocca asciutta (3 ko su 3), anche se gli italiani sono davanti in classifica grazie a un punto di bonus difensivo. E assai difficilmente Italia e Galles strapperanno vittorie in trasferta rispettivamente a Edimburgo e Parigi nel quinto e ultimo turno. Ergo, quella odierna è la partita che assegna l’utensile più inviso, il cucchiaio di legno (tutte sconfitte).

L'impresa di un anno fa - La scintilla della revoluzione

Su quale squadra è allora la maggiore pressione per il match più importante dell’anno, ché il Mondiale in autunno sarà tutta un’altra storia? «Per noi è una partita come le altre, una tappa del nostro percorso di crescita. Non abbiamo cambiato di una virgola il nostro approccio: pensiamo solo a mettere in pratica il meglio possibile il nostro piano di gioco certi che la vittoria può essere frutto solo di una prestazione eccellente» hanno ripetuto come un mantra sia il ct sia il condottiero “Mitch”, mentre quella vecchia volpe dell’allenatore dei gallesi, il kiwi Warren Gatland, ha detto «di non ricordare un’Italia così forte e anche così spettacolare».

Con le tenaglie e millanta insistenze, da Lamaro è stato possibile estrarre una leggerissima ammissione («Eh sì, abbiamo capito che “fuori” c’è molta attesa e non è che non ne terremo conto») e una granitica certezza: «Mancherà Ange (Capuozzo, ndr) ed è vero che lui, così “elettrico”, ha contribuito molto a innervare i nostri nuovi piani di attacco che hanno riscosso tanti entusiasmi, ma al suo posto giocherà un veterano brillante come Tommy (Allan, ndr), al 70° cap, una sicurezza. Stiamo costruendo un gruppo con una precisa identità, un gruppo che ha più forza dell'unione dei singoli, un gruppo che ha dimostrato di non cedere anche quando il divario si è fatto pesante».

Vediamo, a proposito di aspettative, che effetto faranno gli almeno 60mila fedeli nello stadione fra i quali 10mila mila in maglia rossa con le tre piume bianche del principe nero. Il pallone, sceso dal cielo fino allo Stadio dei Marmi con i parà della Folgore, sarà recapitato al centro del prato a passo di carica dalla Fanfara dei Bersaglieri: insomma, l’ambiente sarà parecchio caldo, con la promessa, sempre di Lamaro, che questa volta i primi venti minuti non serviranno agli avversari per scavare un divario poi complicato da colmare. Sostituito l’elfo Ange Capuozzo con il “quadrato” Allan, il ct Crowley non ha toccato il resto della formazione che ha dato filo da torcere agli irlandesi: quindi fosforo dalla mediana Garbisi-Varney e muscoli, invero eleganti, dei fratelli Cannone.

E placcaggi senza sosta di Brex e Negri, perché la difesa è tutto per questa squadra votata all’attacco. Un anno fa Cardiff l’impresa che arrivò come la più miracolosa delle epifanie, poi la conferma che quella vittoria è stata solo la scintilla della rivoluzione azzurra che oggi deve mandare al diavolo il pronostico. 


Under 20: a Treviso prima vittoria dell’Italia, Galles ko 29-25 

Il Programma
IV turno (SkySport, NowTv e, solo Italia, Tv8): oggi Italia-Galles alle 15.15; Inghilterra-Francia alle 17.45; domani: Scozia-Irlanda alle 16.

La classifica 

Irlanda (+51) p. 15; Scozia (+23) p. 10; Inghilterra (+21) p. 10; Francia (+3) p. 10; Italia (-36) p.1; Galles (-62) p. 0.

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