L'ex Vivarini non ha dubbi: «L'Ascoli è più equilibrato. Con Breda è arrivata la vera sterzata»

L'ex Vivarini non ha dubbi: «L'Ascoli è più equilibrato. Con Breda è arrivata la vera svolta»
L'ex Vivarini non ha dubbi: ​«L'Ascoli è più equilibrato. Con Breda è arrivata la vera svolta»
di Anna Rita Martini
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Giovedì 20 Aprile 2023, 03:30 - Ultimo aggiornamento: 12:50

ASCOLI Ha stravinto il girone C della Serie C alla guida del Catanzaro. Vincenzo Vivarini è stato il primo allenatore dell’era Massimo Pulcinelli, una sola stagione fino ad arrivare a ridosso dei playoff. Le strade poi si divisero, ora si potrebbero ritrovare nel prossimo campionato da avversari. 

 
Mister Vivarini, quanto vale questo successo per lei?
«È stata la conferma della qualità nel mio lavoro.

Quando si ha la possibilità di lavorare a lungo termine e poter esprimere le proprie idee ecco che arrivano annate straordinarie come la nostra. Alleno una squadra quadrata, che ha il miglior attacco e la miglior difesa di tutti i campionati. Ha vinto la bontà del lavoro fatto da me, dai giocatori, dalla società che mi ha dato fiducia»

Reggiana e Catanzaro in B, ma possiamo dire che la vera sorpresa è stata la promozione della FeralpiSalò? 
«Sicuramente sì. La Feralpi è stata veramente la sorpresa più grande, ma anche lì ha prevalso il buon lavoro svolto e la continuità del progetto. È stato ottimo il lavoro del tecnico Vecchi e del giovanissimo ds Andrea Ferretti, tra l’altro ascolano».

Ha seguito la Serie B in questa stagione? 
«Si, seguo sempre il campionato cadetto che per me è il più bello in assoluto. Ci sono tanti giovani bravi da seguire ed è il campionato con la maggior parte di giocatori italiani rispetto alla A. Adesso poi lo sto monitorando con maggiore attenzione. Anche in B si vince dove c’è progettazione e dove si fanno le scelte giuste i risultati sono sotto gli occhi di tutti». 

Un campionato dove i giochi sono ancora tutti aperti
«Davanti Frosinone e Genova hanno qualcosa in più rispetto alle altre. Il Bari sta disputando un campionato straordinario, sinceramente non me lo aspettavo, ma merita la classifica che ha. Per la zona retrocessione tutto è ancora possibile, il campionato come sempre è livellato, non esistono squadre ballerine e si deciderà tutto l’ ultima giornata». 

Cosa ne pensa dell’Ascoli? 
«È una buona squadra, doveva solo trovare serenità tranquilla, Breda è un normalizzatore: ha ridato l’equilibrio che serviva, ha fatto cose semplici ma importantissime. La vittoria sul Sudtirol ha ridato maggiore vigore». 

Sabato c’è Como-Ascoli, chi la spunterà? 
«Il Como è uno squadrone nel vero senso della parola e infatti puntava a vincere il campionato, ha poi avuto dei problemi, ma in squadra ci sono grosse individualità anche superiori a quelle dell’Ascoli. I bianconeri hanno ritrovato la serenità e possono farcela anche contro il Como, ma devono fare molta attenzione a non sottovalutare gli avversari».

Quale giocatore del Picchio vorrebbe per il suo Catanzaro? 
«L’Ascoli ne ha diversi che mi piacciono, su tutti dico Botteghin. Poi citerei anche Forte, giocatori molto validi, strutturati e affidabili. In Serie B serve gente di spessore come loro». 

Ha trovato similitudini tra Ascoli e Catanzaro? 
«Io di Ascoli sono rimasto innamorato, amo la passione con la quale i tifosi vivono la squadra. A Catanzaro ho ritrovato la stessa passione, sono due realtà che hanno storia, che hanno militato in Serie A. Le due tifoserie hanno una passione fuori da ogni logica che si riaccende forte quando ci sono i risultati». 

Pronto per il ritorno al Del Duca da avversario? 
«Vedremo. Intanto devo rinnovare il contratto con il Catanzaro. Stiamo trattando, io non do mai niente per scontato».

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