Altri avvisi di garanzia: nel ciclone
il Teramo che ha soffiato la B all'Ascoli

Altri avvisi di garanzia: nel ciclone il Teramo che ha soffiato la B all'Ascoli
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Mercoledì 10 Giugno 2015, 10:22 - Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 19:51
TERAMO - Nuovo round dell'inchiesta sul calcio scommesse che fa capo alla Dda di Catanzaro e condotta dalla squadra mobile con lo Sco di Roma. La Polizia ha notificato stamani cinque avvisi di garanzia ed eseguito altrettante perquisizioni domiciliari. Al centro delle nuove indagini la gara Savona-Teramo di Lega Pro che ha consentito agli abruzzesi di ottenere la promozione in serie B.



Tra gli indagati anche il collaboratore tecnico del Parma ed ex direttore sportivo della Ternana Giuliano Pesce, 50 anni, ed il presidente del Teramo Luciano Campitelli. Hanno poi subito perquisizioni e ricevuto un avviso di garanzia il ds del Teramo Marcello Di Giuseppe, quello del Savona Marco Barghigiani ed il calciatore del San Paolo Padova Davide Matteini.



Trentamila euro: sarebbe stato questo il prezzo per combinare la gara Savona-Teramo del 2 maggio scorso, vinta dagli abruzzesi che con quel successo hanno ottenuto la promozione in serie B dalla Lega Pro girone B con una giornata di anticipo. È quanto emerge dalle indagini condotte dalla squadra mobile di Catanzaro in collaborazione con lo Sco di Roma che stamani hanno portato a perquisizioni ed alla notifica di 5 nuovi avvisi di garanzia nell'ambito dell'inchiesta della Dda catanzarese Dirty soccer.



Secondo quanto sarebbe emerso dalle indagini, la dirigenza del Teramo avrebbe dato mandato al direttore sportivo de L'Aquila Ercole Di Nicola, già indagato nella stessa inchiesta e ritenuto a capo di una delle due organizzazioni dedite a combinare partite, affinchè aggiustasse il risultato dell'incontro in favore della squadra abruzzese.



Di Nicola, secondo l'accusa, si sarebbe avvalso della collaborazione di altri professionisti del calcio affinchè la proposta di combine giungesse a destinazione: Ninni Corda, allenatore del Barletta, anche lui già indagato, e Giuliano Pesce, collaboratore tecnico del Parma. Il presidente del Teramo Luciano Campitelli ed il direttore sportivo della stessa società Marcello Di Giuseppe avrebbero poi versato i 30 mila euro per remunerare l'opera prestata dagli indagati per l'alterazione della partita.
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