Per il sesto giorno consecutivo in India sono stati registrati oltre 200.000 nuovi casi di Covid in 24 ore. Lo riporta il Guardian. Solo nelle ultime settimana il continente ha riportato il numero record di 1,59 milioni di contagiati. In aumento anche le vittime, 1.761 nelle ultime 24 ore, per un totale di 180.530.
Intanto, gli abitanti di Delhi sono costretti a chiudersi in casa e a limitare gli spostamenti, per almeno sette giorni. «Ma il lockdown sarà di certo prorogato», prevedono i tanti che oggi si sono messi in coda per procurarsi prodotti «non essenziali», con le attese più lunghe davanti ai negozi di alcolici.
La questione è talmente serie che l'India verrà inserita da venerdì prossimo dal Regno Unito fra le nazioni della lista rossa - a maggior rischio d'importazione delle varianti del Covid - verso le quali è vietato viaggiare dalle quali si può rimpatriare sull'isola solo sottoponendosi, oltre che a una serie di test, a una quarantena obbligatoria precauzionale di 10 giorni in hotel sorvegliati (a proprie spese). Lo ha annunciato oggi Matt Hancock, ministro della Sanità del governo di Boris Johnson. In precedenza Johnson aveva formalizzato l'annullamento di una visita nel Paese asiatico, prevista la settimana prossima.
Il Paese è indietro nelle vaccinazioni. Perché solo dal primo maggio inizierà a vaccinare tutti gli adulti. Lo afferma in un comunicato il ministero della Salute «In una riunione presieduta dal (primo ministro) Narendra Modi, è stata presa l'importante decisione di consentire la vaccinazione a tutti i soggetti di età superiore ai 18 anni a partire dal 1° maggio», si legge nella nota.
Proprio in questi giorni era arrivata la decisione di sospendere il Khumba Mela, il tradizionale festival che vede migliaia di devoti affollarsi e immergersi nel Gange. I responsabili della sicurezza nella città sacra di Haridwar, sulle rive del fiume, dove si svolge il pellegrinaggio, sono in allarme: dopo il bagno della settimana scorsa, che ha visto centinaia di migliaia di fedeli immergersi tutti assieme, sono stati diagnosticati oltre mille casi di positività al giorno e almeno tre sacerdoti sono morti. Ma i leader di tre congregazioni induiste minori non accettano la sospensione dell'evento decisa dalle autorità la scorsa settimana per arginare i cotagi: «Per noi il Khumba Mela non è ancora terminato». Il quotidiano The Hindustan scrive che Mahant Hari Giriil segretario generale della Akhil Bhartiya Akhada Parishad, una delle tre congregazioni «ribelli» ha detto che «Il Khumba Mela non sarà interrotto: «Noi continueremo a seguire i riti prescritti dal calendario come da tradizione, fino al 30 aprile. Tuttavia, visto il pericoloso balzo della pandemia da Covid-19, i nostri gruppi di religiosi si impegnano a rispettare le norme di precauzione».
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