G20, Raggi: «Roma forte nella pandemia: ha resistito e ha saputo aiutare gli altri»

G20, Raggi: «Roma forte nella pandemia: ha resistito e ha saputo aiutare gli altri»
di Virginia Raggi
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Venerdì 21 Maggio 2021, 07:22 - Ultimo aggiornamento: 10:40

L'evento che si apre oggi, seppur in modalità virtuale, fa di Roma il centro di una nuova condivisione delle politiche mondiali in tema di salute pubblica e sicurezza sanitaria. Un appuntamento che porterà alla Dichiarazione di Roma, un prezioso documento che sancirà principi, valori e auspicabilmente metodologie e piani d'azione sui quali fondare e costruire una più efficace risposta alle crisi pandemiche, come quella che stiamo vivendo tragicamente da inizio 2020.
Milioni di morti e persone contagiate, la crisi dell'economia mondiale, un'emergenza sociale sempre più evidente e trasversale, devono rappresentare la consapevolezza e il riferimento imprescindibile per ogni futura scelta, che dovrà avere come faro il benessere e la salute delle persone.
Siamo di fronte ad uno spartiacque. Dopo lunghi mesi di sofferenza si intravede la luce in fondo al tunnel. Siamo stati tutti in trincea. L'Italia è stato il primo Paese occidentale colpito dal Coronavirus. Il primo in Europa a fare i conti con questo nemico invisibile e a doversi attrezzare e individuare contromisure e soluzioni.

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L'Italia, Roma, le nostre città, sono state tristemente pioniere, sia nel subire la forza d'urto del virus sia nel reagire e affrontare questa crisi sanitaria. L'Italia ha dimostrato la sua forza. Roma, la capitale degli italiani, ha fatto la sua parte dimostrando di essere una comunità unità, generosa, solidale. Lo scorso anno altri sindaci di capitali mondiali, come New York o Buenos Aires, ci hanno chiesto di condividere i protocolli di gestione del Covid di Roma all'interno di una rete di grandi capitali mondiali: segno che Roma e l'Italia sanno fare bene. Con la partenza della fase di vaccinazione, come amministrazione, abbiamo collaborato con tutte le istituzioni e messo a disposizione alcune strutture legate al Comune di Roma come l'Auditorium della Musica, il Polo Natatorio di Ostia o, indirettamente, la Nuvola di Fuksas per la campagna vaccinale. Insieme ad Ania, la cooperativa taxi 3570, Fondazione Univerde e AssoConsumatori abbiamo lanciato una importante sperimentazione per accompagnare gli anziani in taxi a vaccinarsi. Anche questo è stato un successo che stanno replicando in altre città italiane.
Il Covid uccide due volte. Oltre l'emergenza sanitaria c'è anche quella legata alla drammatica crisi del lavoro. A Roma abbiamo lanciato un fondo da 3 milioni di euro per aiutare, con il microcredito, chi ha perso il lavoro e sta provando a ripartire o a inventarsi una nuova professione. E' una risposta a chi rischia di rimanere vittima dell''usura gestita dai clan criminali che invece vogliamo combattere. Per primi in Italia abbiamo lanciato l'esenzione del pagamento dell'occupazione del suolo pubblico da parte dei ristoranti e dei bar. E' stato un modo per aiutarli. Quel modello Roma è stato poi ripreso in tutta Italia.
In un contesto di crisi globale la nostra città è protagonista dei cambiamenti, con potenzialità e risorse enormi, con eccellenze di assoluto valore anche in campo sanitario con strutture ospedaliere, centri di ricerca, università all'avanguardia. Roma, in questi mesi difficili, è stata vicina ai più deboli, alle fasce di popolazione più fragili e più colpite.
Abbiamo dimostrato grande resilienza. Roma e l'Italia sono esempio virtuoso della capacità di trasformare in punti di forza un'emergenza. È il contributo che diamo al percorso che porterà i leader mondiali, i responsabili delle organizzazioni internazionali e i rappresentanti degli organismi sanitari a convergere su una rinnovata cooperazione multilaterale, al fine di individuare strumenti per prevenire e contrastare future crisi sanitarie. Partendo dall'esperienza che abbiamo vissuto e prevedendo politiche e strategie da declinare in interventi specifici adatti ai diversi contesti geografici e culturali.
Sono impegni e responsabilità da assumere a tutti i livelli istituzionali, per il futuro dei nostri figli.

Per questo siamo orgogliosi e onorati che un evento mondiale e di straordinaria rilevanza, come il Global Health Summit, abbia come sede proprio Roma e l'Italia.

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