Maroni: ora nuove leggi. Vietti: sbagliato
Alemanno vieta cortei per un mese

Un estintore scagliato contro le forze dell'ordine (foto Gregorio Borg
Un estintore scagliato contro le forze dell'ordine (foto Gregorio Borg
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Lunedì 17 Ottobre 2011, 16:12 - Ultimo aggiornamento: 28 Febbraio, 23:32
ROMA - Si deve tornare alla Legge Reale - ha proposto oggi il leader Idv Antonio Di Pietro - Anzi bisogna fare la 'legge Reale 2', alias Di Pietro, contro atti criminali come quelli di Roma. Si devono prevedere arresti e fermi obbligatori e riti direttissimi con pene esemplari. E mentre il ministro Maroni annuncia nuove leggi e si dichiara d'accordo con Di Pietro, la Francia comunica che in occasione del G20 la frontiera con l'Italia sarà chiusa dal 24 ottobre per evitare infiltrazioni pericolose per l'ordine pubblico. Intanto il corteo per la manifestazione del 21 ottobre dei lavoratori Fiat-Fincantieri della Fiom non è stato autorizzato dalla Questura: «Solo un sit-in per motivi di sicurezza» spiega la polizia. In serata è poi arrivata l'ordinanza del sindaco Alemanno che vieta per un mese i cortei nel centro dela città. Un provvedimento che la Cgil ritiene sbagliato: una manifestazione è la strada meno efficace per contrastare la violenza.



«Il Parlamento invece di continuare a perdere tempo con le leggi ad personam - dice Di Pietro - deve mettere a punto una legislazione penale adeguata a fronteggiare emergenze come quelle degli scontri di sabato scorso. Specificare nuove figure di reato; prevedere arresti e fermi obbligatori; istituire riti direttissimi con pene esemplari; aggravare le condanne per i reati già esistenti».



Maroni domani annuncerà una proposta per «nuove misure legislative, che possano consentire alle forze dell'ordine di prevenire più efficacemente le violenze come quelle di sabato. Domani riferirò in Senato e devo dire che per una volta sono d'accordo, con l'onorevole Antonio Di Pietro, che ha detto che servono nuove norme per prevenire, una legge Reale Bis: esattamente quello che voglio dire domani».



Alemanno: cortei vietati per un mese.
In serata il Campidoglio ha diramato un comunicato: «Il sindaco di Roma Capitale, Gianni Alemanno, nel suo potere di Commissario straordinario per l'emergenza traffico, ha firmato questa sera l'ordinanza che vieta per un mese lo svolgimento di cortei in tutto il I Municipio di Roma. In questo territorio saranno possibili solo manifestazioni stanziali, da tenersi nelle seguenti aree: piazza Bocca della Verità, piazza Santi Apostoli, piazza della Repubblica, Circo Massimo, piazza Farnese, piazza San Giovanni, piazza del Popolo e le sedi istituzionali secondo le prescrizioni della Questura di Roma».



«Nuove regole per rispettare i dirtti di tutti». Nelle premesse dell'ordinanza, Alemanno auspica nuove regole per i cortei in modo da «coniugare il diritto alla manifestazione con la massima assicurazione di tutela del diritto alla sicurezza urbana, alla libera fruizione del territorio cittadino, ivi compreso il diritto alla libera circolazione e mobilità». Un diritto che ha subito «una generale compromissione» nei disordini avvenuti sabato scorso durante il corteo degli Indignati, «oltre una grave turbativa per le condizioni di sicurezza sociale della comunità».



La Cgil ritiene «sbagliato» il provvedimento del sindaco di Roma che vieta i cortei nel I Municipio e chiede di ritirarlo. «È un provvedimento sbagliato - ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso - da ritirare. Confermiamo la condanna radicale di tutti gli episodi di violenza. Impedire una manifestazione è la strada meno efficace per contrastarli».



Vietti: contrario a nuove norme. «Sono assolutamente contrario a legiferare sull'onda dell'emotività legata ai fatti di cronaca - dice il vice presidente del Csm, Michele Vietti - Così si ottiene una legislazione contrastante e inefficace».



Cazzola: sbagliato vietare il corteo. «Non condivido la linea di condotta e le posizioni politiche della Fiom, ma credo che sia sbagliato vietare lo svolgimento del corteo nel giorno della loro manifestazione - ha detto il deputato del Pdl Giuliano Cazzola - I black blok non si sono mai fatti vedere in occasione di iniziative dei sindacati confederali che il servizio d'ordine lo sanno fare. E sanno rispettare gli impegni con le Forze dell'ordine. I delinquenti si presentano soltanto nelle manifestazioni come quelle di sabato dove riescono a mimetizzarsi perché si trovano nel loro ambiente e si fanno scudo dell'ambiguit… dei movimenti che erano in piazza».



Bindi: giusto reprimere, ma no a tentazioni liberticide.
Giusto reprimere i violenti, meglio ancora agire con fermezza in chiave preventiva, ma soprattutto bisogna evitare tentazioni liberticide. Men che meno pensare di ripristinare la legge Reale sull'ordine pubblico come invocato da Di Pietro. È il senso della posizione di Rosy Bindi sugli scontri di Roma. «Invocare leggi che non ci sono più - ha detto - dimostra debolezza del nostro ordinamento e della politica».



Finocchiaro: basta applicare le leggi esistenti. «Legge Reale bis? - dice Anna Finocchiaro, presidente del gruppo Pd al Senato - Domani ascolteremo il ministro dell'Interno nell'aula di Palazzo Madama, e siamo aperti ovviamente a qualsiasi miglioramento delle leggi esistenti, ma a Maroni dico: ciò che serve davvero è applicare le leggi esistenti, fare più prevenzione ed evitare i tagli alle risorse dedicate alla sicurezza. Quel che pensiamo è che vadano applicate e fatte rispettare le leggi esistenti e promossa quella prevenzione, che forse non è stata fatta e invece andava fatta prima e meglio. Ricordo che nel nostro Paese sono in vigore leggi che certamente forniscono anche adesso gli strumenti adeguati per contrastare atti di violenza come quelli di sabato e perseguire chi li ha commessi. E non posso non aggiungere, inoltre, che le Forze dell'ordine andrebbero messe nelle condizioni di operare al meglio, evitando i tagli alle risorse dedicate alla sicurezza che il governo Berlusconi ha compiuto in questi anni».



La Russa: indignati manifestino per le forze dell'ordine. «Una manifestazione di veri indignati a sostegno delle forze dell'ordine, al di là delle divisioni di parte»: è l'idea che «piacerebbe molto» realizzare al ministro della Difesa, Ignazio La Russa. «Penso di proporre non ai partiti, ma alle organizzazioni giovanili e universitarie, ai giovani, come quelli che hanno partecipato alla mini naja, una serie di sit-in di manifestazioni pacifiche, in cui possano dimostrare la propria indignazione». Secondo La Russa, che è tornato sugli scontri di Roma nel corso della sua visita ufficiale a Washington, «i veri indignati dovrebbero essere proprio loro e tutti coloro che si indignano a vedere queste violenze. Indignados è un termine che non ci sta per quelli che hanno commesso le violenze e che può essere invece utilizzato da tutti coloro che, senza distinzione di colore politico, vogliono manifestare la loro vicinanza all'azione dei carabinieri, della polizia, della guardia di finanza nel modo assolutamente corretto con cui hanno fronteggiato dei criminali politici quali erano quelli che si sono esercitati a Roma due giorni fa».



Le frontiere tra Francia e Italia, entrambe nello spazio Schengen, saranno ripristinate a partire dal 24 ottobre
per impedire l'ingresso sul territorio francese di potenziali pericoli per l'ordine pubblico attirati dal G20 di Cannes, in programma il 3 e 4 novembre. Lo annuncia il prefetto di Nizza, Jean-Michel Drevet, in una conferenza stampa.



De Poli (Udc): Maroni pensi ai tagli alla sicurezza.
Come dice qualche poliziotto "indignato" - dice Antonio De Poli, deputato Udc - la prossima mossa del Governo sarà quella di mandarli in piazza senza caschi. Sembra che tutti facciano a gara sui provvedimenti "speciali" per i cortei a rischio come quello di sabato a Roma. Da Zaia al ministro Maroni, passando persino per il leader dell'Idv Di Pietro, tutti invocano sanzioni più dure ma nessuno pensa alle forze dell'ordine e ai tagli della sicurezza. Il ministro si preoccupi dei tagli del Governo al comparto della sicurezza».



Fiom: corteo non autorizzato, ma noi garantiamo la sicurezza. Il corteo per la manifestazione del 21 ottobre dei lavoratori Fiat-Fincantieri della Fiom non è stato autorizzato dalla Questura. Il leader Fiom, Maurizio Landini, dice che al momento la concentrazione a Piazza Esedra è autorizzata, mentre sono negate tre piazze richieste per l'arrivo del corteo. «Per noi - dice Landini - fare il corteo è necessario a maggior ragione dopo quello che è successo sabato. Chi si è organizzato da mesi lo ha fatto per colpire chi manifestava. Noi garantiamo la sicurezza. Nelle nostre manifestazioni non si viene con i caschi e con gli zaini pieni di cose. Si viene con la faccia scoperta e con le mani libere». Landini ha spiegato che la Fiom ha chiesto alla Questura inizialmente di poter fare il corteo da piazza Esedra verso piazza Navona, rifiutata questa piazza è stata proposta dal sindacato piazza Farnese. Ma anche questa, la settimana scorsa, è stata rifiutata perché troppo vicina a piazza Navona. Oggi è stata chiesta piazza Santi Apostoli per l'arrivo del corte ma anche questa piazza è stata negata. Al momento - ha spiegato Landini - resta solo l'autorizzazione al concentramento dei lavoratori in piazza Esedra mentre non è prevista ad oggi la possibilità di sfilare in corteo. Alla manifestazione organizzata per protestare sulla situazione della Fiat, della componentistica e di Fincantieri, parteciperà, ha annunciato Landini, anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.



Questura: solo sit-in per motivi di sicurezza. Non ci sarà alcun divieto di manifestare - replicano dalla Questura di Roma - ma ai lavoratori della Fiom sarà messa a disposizione venerdì prossimo a Roma una piazza, anziché l'itinerario di un corteo, «per motivi di sicurezza» alla luce degli scontri di sabato.





SONDAGGIO:giusta o sbagliata la proposta di nuove leggi contro le manifestazioni violente?
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