L’allarme
Un operatore della centrale ha subito avvisato i colleghi sul territorio e i medici del 118 inviandoli a casa della donna. E il carabiniere al telefono ha cercato di entrare in empatia con lei, trattenerla il più possibile alla cornetta per evitare che potesse compiere i gesti dichiarati. E soprattutto dare il tempo ai colleghi di intervenire. Sono passati alcuni minuti che sono sembrati un’eternità, in cui il carabiniere ha ascoltato la donna e la ha aiutata a liberarsi di affanni e ansie. L’ha ascoltata e rincuorata, finché i colleghi del Radiomobile sono arrivati a casa, trovandola distesa sul letto con al fianco interi blister di psicofarmaci svuotati. La donna è stata quindi soccorsa dai sanitari e portata in ospedale per le cure del caso. Un intervento provvidenziale che ha scongiurato una tragedia.
I precedenti
Non si tratta di un caso episodico, solo negli ultimi mesi abbiamo più volte raccontato l’operato dell’Arma di Pesaro a sostegno degli “ultimi”, i disperati. Alcune settimane fa il soccorso di una giovane che si era cosparsa di benzina e minacciava di darsi fuoco. E ancora pochi giorni prima il soccorso di un uomo che aveva avuto un infarto alla guida e, poco prima ancora, interventi del tutto simili a quello raccontato che avevano consentito di rintracciare una donna in macchina sul San Bartolo, che aveva assunto farmaci tentando il suicidio. Infine il caso di una donna che aveva avvisato che si sarebbe lanciata in mare con la propria autovettura. Tutti gesti estremi sventati, che hanno regalato una seconda vita alle persone.