Cittadinanza onoraria di Pesaro
al grande tenore Juan Diego Flórez

Juan Diego Flórez
Juan Diego Flórez
2 Minuti di Lettura
Martedì 19 Luglio 2016, 11:57
PESARO – Il tenore Juan Diego Flórez ha legato indissolubilmente il suo nome al Rossini Opera Festival e, di conseguenza, anche alla città di Pesaro. Che ora contraccambia con un significativo riconoscimento.
«Juan Diego Flórez sarà cittadino onorario di Pesaro», dice infatti il sindaco Matteo Ricci uscendo dalla giunta comunale. Approvata all'unanimità, la delibera del sindaco è ora attesa in consiglio comunale nella seduta del 25 agosto. Con questa motivazione: «Flórez è nato artisticamente al Rossini Opera Festival. E' considerato il maggiore interprete di Rossini nel mondo e ha partecipato a 16 edizioni della manifestazione, con 22 esibizioni complessive. Un privilegio che nessun altro teatro può vantare». Non solo: «Ha dato un contributo decisivo all'affermazione internazionale del Rof. E ha costruito a Pesaro la sua casa italiana, dove risiede abitualmente».
La consacrazione del tenore nato a Lima si lega all'edizione '96 del Rossini Opera Festival: Flórez, all'epoca 23enne e scritturato per un ruolo marginale su Ricciardo e Zoraide, sostituì poi alla grande il titolato e ammalato Bruce Ford nella Matilde di Shabran. Provava il ruolo principale di Corradino al buio, senza conoscere la parte. Ma alla fine il debutto impressionò e coincise con l'inizio della sua carriera. Un aspetto evidenziato dal sovrintendente Gianfranco Mariotti, che lo scorso settembre lanciò al sindaco l'idea della cittadinanza onoraria: «Nell'edizione 2016, per festeggiare il ventennale di quello spettacolo, abbiamo programmato un grande concerto conclusivo. Flórez canterà brani da tutte le opere interpretate a Pesaro: in quell'occasione potrebbe essere conferito pubblicamente il riconoscimento».
Un assist raccolto dal sindaco e dal vicesindaco Daniele Vimini: «Si sposa perfettamente con il nostro disegno di “città della musica'” Siamo orgogliosi: Flórez sarà un testimonial incredibile». Il precedente con analogie risale al Ferragosto 1986: Luciano Pavarotti, casa sul San Bartolo, riceve in piazza del Popolo l'onorificenza e le chiavi della città in piazza del Popolo dal sindaco dell'epoca Giorgio Tornati, nel corso di un concerto targato Rof. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA