Pesaro Capitale della Cultura, l'idea degli architetti: «Un festival per raccontare l'unicità del territorio»

Gli architetti e la visione della città «Un festival per portare nuove idee»
Gli architetti e la visione della città «Un festival per portare nuove idee»
di Miléna Bonaparte
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Venerdì 6 Ottobre 2023, 04:00 - Ultimo aggiornamento: 15:06

PESARO - Anche gli architetti della provincia vogliono ricavare uno spazio tutto loro per partecipare alla Capitale della cultura. Immaginano un evento per raccontare l’unicità di Pesaro e del suo territorio, i 50 comuni protagonisti della kermesse 2024, che loro abitualmente studiano, progettano e trasformano. 


La vetrina


Magari durante un “festival” che proponga una riflessione in equilibrio tra la conservazione degli edifici del passato e le visioni di scenari futuri dello sviluppo urbano, passando per la gestione del presente di una città in continua trasformazione.

Incontri e dibattiti, rivolti non solo ai tecnici ma a tutti i cittadini, con professionalità differenti che dialogano sul ruolo dell’architetto e del suo apporto nell’ampio ventaglio di tematiche lungo il leitmotiv della ”natura della cultura”. «Una provincia piccola, la nostra, contiamo appena 622 iscritti che, se paragonati ai 18mila di Roma, possiamo apparire microscopici - afferma la presidente dell’Ordine degli architetti di Pesaro Urbino Carmen Storoni -. Ma questo non vuol dire che l’attività sia meno impegnativa. Cerchiamo infatti di fare la nostra parte per la diffusione della cultura del progetto, dopo la riforma del Codice degli appalti, e la valorizzazione del ruolo sociale della professione di costruttori della bellezza. Intendiamo mettere a disposizione le nostre competenze per studiare momenti condivisi da proporre il prossimo anno, ma che abbiano anche una proiezione nel futuro». Durante la “due giorni” del 28 e 29 settembre, il Consiglio nazionale architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, il Cnappc, è stato ospite sia di Pesaro sia di Urbino.


«Il sindaco Ricci e l’assessore alla Bellezza e vicesindaco Vimini hanno condiviso alcuni dei temi chiave in ambito urbanistico e culturale per la Pesaro del futuro, per esempio l’arretramento della ferrovia e il parco lineare del lungomare - sottolinea Carmen Storoni -. Da alcuni anni il Cnappc è al fianco delle Capitali della cultura, con festival o attraverso la conferenza nazionale che solitamente fa arrivare in città architetti da tutta Italia, in rappresentanza dei rispettivi Ordini. Come ha osservato il presidente nazionale Francesco Miceli, quella di Pesaro 2024 è un’importantissima occasione, ma non può rimanere un evento isolato, perché con la città intendiamo condividere gli obiettivi che auspicabilmente porteranno alla creazione di processi virtuosi, all’insegna della qualità urbana e del ruolo sociale ed etico che vede gli architetti abbracciare le sfide future». 


La città ducale


«La Città ducale - fa notare Storoni - è una testimonianza di come, attraverso il lavoro degli architetti in momenti storici diversi, è stato possibile plasmare una realtà urbana dove bellezza e qualità della vita hanno coinciso grazie alla combinazione di una sensibilità culturale e un approccio innovativo e immaginifico. Abbiamo anche ribadito come città e ambiente rurale costituiscano un unicum inscindibile. Un connubio che Pesaro 2024 incarna attraverso il coinvolgimento di tutta la provincia».

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