Pesaro, il 2024 nel segno di Vittoria: è lei la prima nata dell’anno. Sorpresa: nel 2023 sono aumentati i parti

Sono state due bimbe (Vittoria e Melissa) a passarsi idealmente il testimone tra 2023 e 2024

Pesaro, il 2024 nel segno di Vittoria: è lei la prima nata dell’anno. Sorpresa: nel 2023 sono aumentati i parti
Pesaro, il 2024 nel segno di Vittoria: è lei la prima nata dell’anno. Sorpresa: nel 2023 sono aumentati i parti
di Massimo Foghetti
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Martedì 2 Gennaio 2024, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 12:03

PESARO Vittoria Giommi, figlia di Marco Giommi e Pamela Carigi è la prima nata dell’anno in provincia, venuta alla luce alle 11.12 al San Salvatore. A passarle idealmente il testimone un’altra femminuccia, Melissa, figlia di Gheorghe Grigoras e Sabina Istrati, nata alle 23.54 del 31 dicembre. A seguire Vittoria di 10 minuti, un maschietto, Fernando Dario, figlio di Fernando Ravid Warnakulasuriya e Samadara Kurus. Ma c’è un pezzo di Pesaro anche a Rimini, visto che il primo nato all’Infermi è Edoardo, figlio di Edoardo Cecchini e Manuela Manfrini. Al Santa Croce di Fano l’ultimo nato è stato Joshua Paolo figlio di Jessica Emili e Marco Puglisi; il primo nato Enrico, figlio di Miriana Provvedi e Luca Grottoli di Sant’Ippolito. Bimbi e mamme stanno bene e tante nascite sono di buon augurio.

 Nel reparto di Ostetricia degli ospedali di Pesaro e Fano nell’anno appena terminato sono venuti alla luce in totale 1.176 bimbi, contro i 1.013 del 2022.

Di questi 704 sono nati nell’ospedale Santa Croce e 466 nell’ospedale San Salvatore. Significativo il dato fanese che evidenzia come nel 2023 siano nati 365 maschi rispetto a 339 femmine. «E’ stato un anno particolarmente positivo per il nostro reparto – ha dichiarato il primario Claudio Cicoli – La condizione di poter lavorare su due punti nascita, dopo le ristrettezze del Covid, ci ha permesso di rilevare un centinaio di parti in più rispetto l’anno scorso. Fano colleziona un numero più alto rispetto a Pesaro, perché costituisce un punto di affluenza di tutte le mamme che provengono anche dall’entroterra». «Fano e Pesaro – ha aggiunto Cicoli – dobbiamo ormai considerarli come Comuni a chilometro zero, dato che le distanze che separano le due località sono esigue per raggiungere il punto nascita, in qualunque posto questo lo si collochi. Quest’anno siamo stati costretti a lavorare con le cooperative per insufficienza di organico, cosa che non si sarebbe verificata se il reparto si fosse riunito».

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