PESARO - Vaccini a mRNA: la denuncia presentata la scorsa primavera da un medico e ricercatore ha portato lo stesso a essere sentito in questi giorni dalla Guardia di finanza, segno che il fascicolo è stato aperto e ora si va avanti con gli accertamenti. La denuncia è inerente la composizione dei vaccini per Covid 19, prende di mira i grandi colossi dell’industria farmaceutica (Pfizer, Moderna e Johnson) e il reato ipotizzato è la somministrazione di farmaci non conformi.
Nei giorni scorsi, il medico ricercatore Raffaele Ansovini che ha pubblicato alcuni studi su varie riviste scientifiche tra cui il World Journal of Clinical & Medical Images, è stato sentito dalla compagnia della Guardia di finanza di Urbino.
«Le indagini - spiega l’avvocato del professionista - sono state avviate con l’ascolto per più ore del dottor Ansovini e si auspica che possano proseguire con la sospensione della somministrazione dei vaccini a mRNA in attesa degli esami di laboratorio, semplici e a basso costo, che quest’ultimo ha caldeggiato nell’interesse del bene comune e della salute della collettività. Si tratta di analisi a basso costo con diversi laboratori pronti a farle».
Ansovini e Morante sono già stati protagonisti al tribunale di Pesaro nell’ambito di una causa civile. Il caso riguardava un 50enne che aveva già contratto il Covid e non voleva sottoporsi al vaccino per andare al lavoro. Il Tribunale di Pesaro ha ammesso la consulenza tecnica e si procederà all’analisi del contenuto dei vaccini mRna. La tesi dello specialista si fonda sull’analisi delle funzionalità dell’mRNA e degli enzimi rilevati con le analisi. Per lo studioso il virus ha «un comportamento marcatamente disomogeneo».
«Il Covid 19 o per evoluzione naturale o per mano umana è capace d’inserire il suo genoma ad RNA anche nel DNA mitocondriale e quando lo fa mostra il peggio di sé – scrive nella relazione - Ciò premesso che fanno i vaccini ad mRNA? Integrano anche essi l’RNA virale del Covid 19 nel genoma mitocondriale occupando così la sede che, se occupata dal virus, scatena la sua sindrome severa. Così operando i vaccini ad mRNA, prima di tutto non hanno la conformazione funzionale dichiarata, ed, in secondo luogo pur creando una risposta anticorpale, la stessa risulta inefficace».
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