Biolaboratorio a Torraccia, il caso finisce in Parlamento

Biolaboratorio a Torraccia, il caso finisce in Parlamento
Biolaboratorio a Torraccia, il caso finisce in Parlamento
di Thomas Delbianco
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Mercoledì 15 Febbraio 2023, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 11:17

PESARO  - Finisce in Parlamento il caso del biolaboratorio a Torraccia e ci arriva attraverso un’interrogazione presentata dal deputato di Fratelli d’Italia Antonio Baldelli. «AAA trasparenza cercasi: potrebbe essere l’incipit del documento - chiosa il parlamentare - se non fosse che più che un annuncio da pubblicare si tratta di un diritto calpestato da parte del Comune di Pesaro che vende un terreno per realizzare un laboratorio con livello 3 di biosicurezza in un centro abitato, senza preoccuparsi di fornire una preventiva e adeguata informazione a chi vi risiede». 


La vicenda


Una vicenda che per Baldelli merita di essere oggetto di interrogazione alla Camera dopo che «l’opposizione pesarese si è fatta carico del problema con un’importante attività di informazione e approfondimento». «I residenti e i pesaresi – prosegue - hanno dato luogo anche a un comitato e si sono detti preoccupati. Si tratta di un laboratorio con livello 3 di biosicurezza (BSL3), preoccupazione giustificata se si considera che, cercando la definizione della tipologia, si può leggere che lo stesso è “in grado di garantire sperimentazioni e manipolazioni, in vivo e in vitro, di agenti virali pericolosi per la salute animale e dell’uomo…”.

Dunque, è necessario che i cittadini ricevano informazioni adeguate, puntuali e trasparenti». Del biolaboratorio si è iniziato a parlare dopo il voto in consiglio comunale per la vendita del terreno. Vincenzo Caputo, direttore dell’Istituto Zooprofilattico Marche e Umbria “Togo Rosati, ha già incontrato Regione e Comune per tranquillizzare e rispondere ai dubbi ma per Baldelli le rassicurazioni «non sono state sufficienti a sopire le preoccupazioni».


L’approfondimento


«L’iniziativa parlamentare - prosegue - mira a fornire informazioni corrette e ad approfondire la vicenda, coinvolgendo anche i Ministeri di Salute e di Ambiente affinché venga garantita trasparenza e la massima sicurezza per i cittadini. È stato chiesto, ai Ministeri interrogati, di quali informazioni dispongano in merito alla realizzazione del biolaboratorio e quali iniziative, per quanto di loro competenza, si possano adottare a tutela della salute e della sicurezza pubblica».

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