Il titolare Antonio Astuti: «Vado sempre a versare il denaro nella cassa continua ma l'altra sera non l'ho fatto»

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Martedì 12 Dicembre 2017, 05:05
IL FURTO
PESARO L'audace colpo dei soliti ignoti questa volta è stato più audace del solito. Hanno colpito alla Farmacia Centrale Ruggeri, all'inizio del corso XI Settembre, praticamente sotto casa del prefetto dato che l'esercizio è inglobato nel complesso di Palazzo Ducale, sede della Prefettura. Non solo: all'angolo con piazza del Popolo, a qualche metro d'altezza, in quella che viene definita posizione strategica, è pure posizionata una telecamera di sorveglianza atta a riprendere ogni passaggio e movimento lungo il corso.
Lo sfregio
Peccato che in bella vista, proprio davanti all'occhio elettronico, sia stato sistemato un festaiolo arco di luminarie e rami d'abete, addobbo molto allegro, ma poco funzionale alla sicurezza. Ovvero, le immagini riprese rischiano di essere una palla nera natalizia, anche se la Questura non dispera di ripulirle in modo che possano rivelarsi utili alle indagini. Ma lo sfregio all'anticamera del salotto buono cittadino, dove si incontrano il cardo e il decumano, è stato compiuto: sotto la Prefettura, a un tiro di schioppo da Questura e Comune. Il furto ricorda ciò che avvenne qualche anno fa quando i ladri (anzi il ladro giacchè venne poi identificato) forzò il Caffè Ducale della piazza per sottrarre il fondo cassa. Anche questa volta è toccato al fondo cassa. Che poi tanto fondo non era. «C'erano circa 2mila euro» spiega il titolare Antonio Astuti, vicepresidente dell'Ordine dei Farmacisti fresco di riconferma e figlio dello storico e amato dottor Antonio, scomparso l'anno scorso vittima di un incidente.
Contrattempi
Una bella somma... «Sì - racconta - il fatto è che, come tutte le sere, dovevo versare l'incasso nella cassa continua della vicina banca, ma sabato non l'ho fatto. Una mia dimenticanza, per carità, ma è strano che qualcuno ne abbia subito approfittato». Il titolare, così come i farmacisti che vi lavorano, non hanno notato movimenti sospetti o gente strana e chi ha colpito nella farmacia pare avere una buona conoscenza del locale. «Non hanno rubato solo i soldi - prosegue Astuti - ma anche due ceramiche Molaroni che tenevamo nel soppalco e non in vista, erano custodite nelle loro scatole». Le ceramiche sottratte sono un piatto e un calamaio da collezione e di un certo valore che possono trovare collocazione tra gli appassionati. Vista la particolarità del furto, tenendo conto che in farmacia sono esposti altri manufatti in ceramica e contenitori di preparati galenici, anche il ladro (o i ladri) deve essere a sua volta un estimatore delle maioliche Molaroni a meno che non sia andato a colpo sicuro sulla base di indicazioni ricevute.
Quello che dispiace
Ma la sottrazione che fa più male è un'altra, la sparizione del Rolex appartenuto al padre Antonio, colui che nel 1968, quasi 50 anni fa, aveva rilevato la Farmacia Centrale di Ruggeri presente a Pesaro dal 1894 e che a sua volta porta il nome di Oreste Ruggeri, il geniale farmacista creatore dei Glomeruli Ruggeri e del celebre Villino Ruggeri di Viale Trieste. «Il furto del Rolex è un dolore e mi dispiace soprattutto per mia madre - prosegue Antonio - Era un regalo per i 50 anni di mio padre e, dopo la sua scomparsa, lo tenevamo in farmacia come un simbolo. Era il suo ricordo, la sua vicinanza. Tante volte ci eravamo detti di portarlo a casa, in un altro luogo, purtroppo non abbiamo fatto in tempo». Il colpo è avvenuto nel fine settimana ma non è certo se a cavallo della notte tra il sabato o la domenica, o in quella successiva. I farmacisti se ne sono accorti solo ieri mattina all'orario di apertura. Una doccia gelata, dato che finora un po' si era confidato pure nel rispetto del luogo e della sacralità istituzionale della Prefettura. Chi ha rubato ha avuto gioco facile nell'alzare la saracinesca e nel forzare la porta in vetro automatica.
Il modus operandi
Una volta all'interno si è diretto alla cassa trovando i contanti e poi è salito al piano superiore dove si è impossessato dell'orologio e delle ceramiche. Non ha messo a soqquadro e, soprattutto, non ha rubato i medicinali o farmaci, come il Viagra, tanto per citarne uno estremamente popolare e di grande mercato, che avrebbe potuto essere facilmente piazzato. Ieri mattina sul posto è giunta la polizia scientifica per effettuare rilievi, cercare tracce e successivamente visionare le immagini della videosorveglianza. Almeno quelle che si possono intravvedere tra un addobbo e l'altro.
Simonetta Marfoglia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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