«Il rilancio della Maceratese fermato per motivi politici»

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Giovedì 21 Giugno 2018, 05:04
IL CALCIO
MACERATA «Macerata deve diventare capitale calcistica della provincia e noi continueremo a lavorare per questo progetto. Il sindaco Carancini non ci ha voluto per motivi politici». Non si fa attendere la replica di Maurizio Mosca alle dichiarazioni esternate martedì dal primo cittadino e dal presidente dell'Helvia Recina, Alberto Crocioni. Un Mosca che dice la sua, lasciando aperto uno spiraglio verso il futuro: immediato nel sostenere personalmente la società di Crocioni ed uno di più lungo respiro che lo vedrebbe, sempre in coppia con Canil, lavorare al noto progetto di calcio provinciale che è stato evocato nelle ultime settimane.
La posizione
Dal canto suo Mauro Canil, stavolta, non ha voluto commentare gli esiti della conferenza stampa di martedì, quella che ha segnato la rinascita della Hr Maceratese. «Ho letto, con piacere, che è partito il progetto Carancini per tentare di rianimare la nostra Maceratese. afferma Momo Mosca -. Alcune veloci precisazioni solo sulla base degli articoli che ho avuto modo di leggere: mi spiace che Crocioni dica che aspettava una mia telefonata. Gli ho detto nel mio ufficio che la strada era costituire una Srl (Società responsabilità limitata) e lui ha risposto che al momento non era possibile, ma più avanti se ne poteva parlare. Risentirò la chiacchierata, ultimamente registro tutto perché sono vecchio e mi potrei rincoglionire senza accorgermene: forse ho capito male. Senza una società di capitali è difficile gestire un passaggio del genere. Mi ha chiesto comunque un aiuto anche senza Srl che sicuramente concederò».
Le divergenze
Dunque, nonostante la divergenza di idee sulla ragione sociale del nuovo soggetto che sarebbe dovuto nascere, cioè l'Hr Maceratese come Srl e non come Acd, Mosca non nega a priori un sostegno, un aiuto economico al neonato club di Crocioni. Per alcuni resta difficile da capire il no del presidente arancionero ad una trasformazione societaria che avrebbe potuto distribuire quote sociali a Canil, Mosca e chiunque altro avesse voluto partecipare. Ma il vero affondo di Mosca è nei confronti di Romano Carancini, accusato dall'imprenditore di non aver voluto la sua figura, e quella di Canil, nella nuova Maceratese per motivi esclusivamente politici. «A proposito di telefonate avrei gradito, dopo le dichiarazioni del presidente Canil sulla possibilità di sinergie tra due società/squadre con l'unico intento di riportare a Macerata il calcio che conta, - sottolinea l'ex presidente della Rata - una telefonata a Canil o a me da parte del sindaco, ma non c'è stata. Come non c'è stato nessun invito a partecipare alla conferenza stampa di martedì, invito che magari poteva avere, come obiettivo, chiarire alcune posizioni».
La ricostruzione
«Il primo messaggio - prosegue Mosca - che ho mandato al sindaco quando ho capito che c'era la possibilità di coinvolgere il presidente Canil (che, ripeto, ritengo l'unico personaggio, per capacità e passione, in grado di riportare il calcio provinciale a grandissimo livello) su un progetto Macerata è del 2 giugno e scrivevo: ti devo parlare di Maceratese, che con la politica non c'entra nulla, quando puoi ci sentiamo. Credo invece che per il sindaco della mia città la politica c'entri: dopo tutti gli sforzi dell'anno scorso e l'immediato avviso su nuovi scenari, non sono stato informato da lui su questo progetto, che poi chiamarlo progetto mi pare esagerato. La verità è che probabilmente non mi vuole, ed anche su questo devo risentire alcuni passaggi e cercare di capire».
La necessità
Magari, più che la conferenza di martedì, sarebbe stato utile, questo sì, un chiarimento pubblico tra le parti (Carancini e Crocioni da un lato, Mosca, Canil dall'altro) prima di precipitarsi in questa presentazione di nuova società, dirigenza e staff tecnico. Anche perché qualche giorno c'era ancora prima della scadenza fissata al 5 luglio per il cambio di denominazione sociale. Resta in piedi, comunque, la voglia di portare avanti un progetto di ampio respiro e durata da parte di Maurizio Mosca. «Sinceramente del sindaco mi interessa poco o niente, ma credo comunque che sia importante fare squadra ed andare avanti - conclude Mosca -. L'obiettivo è portare Macerata a essere capitale del calcio almeno della provincia. È importante non perdere questa volta l'occasione e bisogna fare di tutto e di più per il risultato finale: ognuno per quello che può. Io ci voglio credere e farò tutto quanto sarà nelle mie possibilità affinché questo risultato possa essere ottenuto».
Mauro Giustozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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